Isole Canarie laboratorio della natura di P. Bia.

Isole Canarie laboratorio della natura SCAFFALE Isole Canarie laboratorio della natura IN piccolo, e purtroppo ormai con molte contaminazioni, le isole Canarie sono un meraviglioso laboratorio naturale, un po' come le Galapagos. Ma nell'arcipelago spagnolo in mezzo all'oceano Atlantico, più che l'aspetto naturalistico, conta quello geologico. Il Pico del Teide, a Tenerife, è un vulcano di grande interesse scientifico, incluso in un progetto di studio internazionale (con i suoi 3530 metri, è anche la vetta più alta della Spagna). Nella vicina isola di La Palma, si va dalla splendida caldera di Taburiente al giovane vulcano Teneguia, sorto nel 1971. In queste isole, dove le condizioni climatiche create dalla quota e dagli alisei sono eccezionali, sorgono due osservatori astronomici dove sono confluiti i maggiori telescopi europei. Augusto Biancotti, ordinario di geografia fisica all'Università di Torino, ci presenta una completa panoramica geologica, ma anche culturale e turistica, dell'arcipelago. Augusto Biancotti: «Le Canarie», BENI, Milano, 184 pagine, 30 mila lire Cinque milioni di italiani si curano con l'omeopatia, 5000 medici la praticano, 7000 sono i farmaci omeopatici, 150 miliardi il fatturato di questa medicina alternativa. L'omeopatia nasce all'inizio nell'800 da un'idea di Samuel Hahnemann: curare il simile con il simile, ma in dose minima; se una malattia è causata da un veleno, curarla con una minuscola quantità dello stesso veleno. I farmaci vengono preparati con progressive diluizioni. Nelle più spinte, a conti fatti non rimane praticamente traccia del farmaco. Molte sperimentazioni hanno confermato l'inattendibilità dell'omeopatia (a parte l'effetto placebo). E mdirettamente anche i danni, quando pi si. sottrae a una.J?ura .efficace per seguire la tradizione, di Hahnemann. Eppure molti medici e farmacisti non rinunciano al business. Stefano Cagliano, medico e ottimo divulgatore, fa chiarezza su questo intreccio di irrazionalità, disinformazione e interessi. Stefano Cagliano: «Guarire dall'omeopatia», Marsilio, 135 pagine, 18 mila lire Tornano i benemeriti «Libri di base» degli Editori Riuniti, e tornano in versione tecnologicamente avanzata: i volumi sono accompagnati da un floppy disk, in modo che editoria su carta e editoria elettronica si rafforzino reciprocamente. Ottimi i primi due volumi, dedicati all'astronomia e alle biotecnologie. Italo Mazzitelli: «Guida alla scoperta del cielo»; Cristina Serra: «Le biotecnologie»; Editori Riuniti, 124 pagine, 9900 lire ogni volume Il «Diario del Gran Paradiso» del germanista Anacleto Verrecchia è prima di tutto un testo letterario di alto profilo: in forma di annotazioni impressionistiche presenta il dialogo di un giovane intellettuale con la natura, intrecciando considerazioni morali, filosofiche, letterarie ed esistenziali. Ma queste pagine sono anche ricchissime di osservazioni etologiche sulla fauna d'alta montagna. Non si tratta di una etologia scientifica in senso stretto, ma proprio per questo talvolta è più penetrante, anche per il continuo contrappunto di ri flessioni etiche. Come quando Verrecchia osserva che gli ani mali «vivono attaccati al filo del presente e hanno per così dire l'innocenza del divenire» Anacleto Verrecchia: «Diario del Gran Paradiso», Fògola, 300 pagine, 42 mila lire Cementificazione, montagne abbandonate, bacini fluviali sfruttati selvaggiamente e poi abbandonati a se stessi. Dopo decenni di uso selvaggio del territorio, le cose stanno cambiando, sia per il diffondersi di una presa di coscienza scientifica di questi temi sia perché la nostra legislazione incomincia a fornire gli strumenti necessari per una politica razionale. Giovanni Bignami, esperto di geografia territoriale ed economica, condensa in questo volume un quarantennio di esperienze nel settore. Giovanni Romolo Bignami: «Uso del territorio», L'Arciere, 90 pagine, 25 mila lire [p. bia.]

Luoghi citati: Milano, Spagna