In fuga verso il vero padre di Daniela Borghi

In fuga verso il vero padre Ragazzo di tredici anni lascia la casa e i due genitori adottivi In fuga verso il vero padre Da Genova a Ventimiglia, per abbracciarlo VENTIMIGLIA. A 13 anni scopre che i suoi genitori non sono quelli naturali. Era stato adottato, ma nessuno gli aveva mai detto nulla. Come un piccolo «007» si mette alla ricerca delle proprie origini: trova il padre naturale e non lo vuole più lasciare. Protagonista di questa vicenda è un ragazzino che, dall'età di 4 anni, è stato adottato da una famiglia benestante di Genova. Nel frattempo il padre naturale si è rifatto una vita: ha avuto due figli da un'altra donna. Quando ha ritrovato il suo papà, il tredicenne ha giurato che non lo potranno più separare da lui. Ma non sarà facile: i poliziotti lo hanno dovuto riaccompagnare a casa, e il padre naturale è stato denunciato per «sequestro di persona» per essersi dimenticato di avvertire i genitori della fuga del ragazzino. 11 bambino aveva 3 mesi quando era stato affidato ad un orfanotrofio di Sanremo, dove ha vissuto per quasi 4 anni, fino a quando un funzionario pubblico e una casalinga di Genova ne hanno chiesto l'adozione. Tutto bene fino a pochi mesi fa, quando il ragazzino, per caso, è venuto a conoscenza delle sue vere origini. Si è sentito tradito dai genitori, e in lui si è subito scatenata la voglia di conoscere i veri papà e mamma. Da allora quel bambino spensierato e studioso, ha iniziato a chiudersi in se stesso, è diventato scontroso con tutti. A scuola studiava poco e non parlava più. Trattava i genitori con distacco. L'altro ieri la decisione di raggiungere il padre naturale, che aveva trovato dopo accurate ricerche. E' uscito di casa la mattina, ma invece di andare a scuola, è saltato sul primo treno per Ventimiglia, senza una lira in tasca. Dopo poche ore ha raggiunto l'appartamento del padre, in mi quartiere decentrato della città di confine. Ha suonato alla porta e quando gli è stato aperto, come un ometto ha guardato negli occhi l'uomo che si è trovato davanti. «Ciao papà, sono tuo figlio», ha detto. Il genitore, ignaro e sconcertato, ha risposto: «Come, mio figlio? Chi sei, cosa vuoi?». Un neo sul sopracciglio sinistro ha confutato ogni dubbio: l'uomo ha realizzato che si trattava veramente di quel figlio che aveva abbandonato 13 armi prima, pochi mesi dopo che si era separato dalla madre del neonato. I due si sono abbracciati commossi. Il padre l'ha ospitato per la notte, dimenticando di avvertire i genitori adottivi. La riconciliazione è durata poco. Gli agenti del commissariato veniimigliese, allertati dalla coppia di Genova, hanno trovato subito il ragazzino e hanno cercato di convincerlo a ritornare a Genova. «Lasciatemi stare, voglio rimanere con il mio vero padre», ha urlato il fuggitivo. Alla fine, però, si è dovuto applicare il decreto di affidamento emesso dal Tribunale dei Minori. Ma non finisce qui. Il padre è stato denunciato alla Procura di Sanremo con l'accusa di «sequestro di persona» per aver tenuto accanto il figlio senza avvertire le forze dell'ordine. Il bambino, ora, non ne vuole più sapere dei propri genitori. Daniela Borghi

Luoghi citati: Genova, Sanremo, Ventimiglia