Un poliambulatorio firmato «La Stampa» di Angelo Conti

Un poliambulatorio firmato «La Stampa» Donato ai terremotati delle Marche Un poliambulatorio firmato «La Stampa» Costruito a Serravalle di Chienti grazie al generoso aiuto dei lettori SERRAVALLE DI CHIENTI DAL NOSTRO INVIATO «E' il giorno più bello, dopo il dramma del terremoto. E' il primo vero segnale della ricostruzione, del ritorno alla vita». Piange Venanzio Ronchetti, postino e sindaco a Serravalle di Chienti, 1200 abitanti, 700 metri d'altezza, ultimo scampolo delle Marche affacciato sull'altopiano di Colfiorito. Ha appena ricevuto, dalle mani dell'avvocato Umberto Cuttica, vice presidente dell'Editrice La Stampa e presidente onorario della Fondazione Specchio dei Tempi, le chiavi del nuovo poliambulatorio, donato al piccolo comune di montagna dai lettori del nostro giornale. Intorno a lui ci sono le massime autorità regionali e provinciali, l'arcivescovo di Camerino, alti ufficiali dei carabmieri, i bambini delle scuole in festa. Ma c'è soprattutto il cuore dei lettori de La Stampa. Che hanno voluto tendere la mano a queste popolazioni con un'iniziativa essenziale: cinque locali, 144 metri quadrati di struttura antisismica, che ospiteranno ambulatori ma anche un centro di telemedicma, curato dall'associazione Marconi e dall'Università di Bologna, per collegare Serravalle (che ha altissima percentuale di anziani) all'ospedale Rizzoli. Una moderna strategia per battere l'isolamento di queste montagne. Quello a Serravalle di Chienti, fra i tanti ùnpegni assunti da Specchio dei Tempi sul terremoto, è parso subito il più significativo: qui ci si trovava realmente di fronte ad una comunità che poteva scomparire, spazzata via dalle cartine geografiche e anche dalla storia che pure l'aveva vista vivere momenti importanti, dalle battaglie fra romani e cartaginesi a quelle fra i vivacissimi ducati. Serravalle ce l'ha fatta, sopravviverà. Anche grazie ai lettori de La Stampa. Qui, accanto ai consueti contributi alle singole famiglie in difficoltà, c'è stato impegno per rendere più calde ed umane le tendopoli prima e le baraccopoli poi, c'è stato un aiuto concreto al comune per dotarlo di mezzi in grado di raggiungere sempre e comunque le frazioni (che sono una trentina) sparse per impervie montagne. C'è stato anche l'impegno per attrezzare la nuova centrale operativa di protezione civi¬ le, indispensabile in una zona ad alto rischio sismico. Che sarà gestita dal Gus, il Gruppo Umana Solidarietà di Macerata, prezioso regista di ogni intervento in questa zona. Non solo Serravalle, comunque. Ancora l'altro ieri, gli inviati del nostro giornale erano stati a Colfiorito, in Umbria, per dare concretezza ad una promessa: il dono di un'ambulanza in grado di muoversi anche sui terreni accidentati, che qui sono la più parte. La gestirà la Croce Bianca di Foligno, attraverso l'impegno di volontari e medici locali. A Colfiorito, 450 abitanti in paese ed altrettanti sparsi sulla montagna, i lettori de La Stampa sono stati vicini a decine di famiglie delle frazioni più sperdute, ed all'associazione dei giovani («Ricostruire Colfiorito») che cerca di battersi contro lo spopolamento di queste terre. E ancora l'altro ieri, a Foligno, seguendo quel particolare affetto che lega il nostro giornale ai ragazzi siamo andati alla scuola media Carducci, dove si è ricostruito molto, ma dove mancavano ancora gli scivoli per gli handicappati, purtroppo numerosi in quelle classi. Ultime tappe di un intervento che aveva già portato al dono di un altro poliambulatorio alle popolazioni della Valnerina (realizzato a Cerreto di Spoleto), alla ricostruzione dell'ospizio Casa Serena di Capodacqua (con 100 anziani indigenti ritrovatisi da un momento all'altro senza un tetto), al ripristino di scuole, asili e strutture pubbliche (a Sant'Eraclio e Nocera Umbra), alla fornitura di abitazioni prefabbricate (soprattutto a pastori e contadini) e di circa trecento piccoli container agli abitanti di Sellano. Oltre novecento famiglie, complessivamente, hanno ricevuto un aiuto concreto da Specchio dei Tempi. La sottoscrizione è ormai chiusa: i lettori ci hanno affidato oltre 2 miliardi e 400 milioni. Li abbiamo distribuiti tutti in tempo reale, portando sempre, insieme al denaro, una chiacchierata ed un sorriso. Abbiamo dato speranza e amicizia a chi soffriva, ma questa gente ha sempre restituito di più. Quel grazie, carico di affetto e commozione, che adesso deve raggiungere tutti i lettori del nostro giornale. Angelo Conti Ecco il poliambulatorio costruito con gli aiuti dei lettori de «La Stampa»

Persone citate: Capodacqua, Carducci, Marconi, Umberto Cuttica, Venanzio Ronchetti