Scandalo a Gerusalemme per il bado firmalo Toscani di Fiamma Nirenstein
Scandalo a Gerusalemme per il bado firmalo Toscani ISRAELE Il catalogo pacifista di Benetton su arabi e ebrei Scandalo a Gerusalemme per il bado firmalo Toscani TEL AVIV. Che cos'è un bacio? Un piccolo scandalo sulla nuova, ambiziosa, campagna di Benetton firmata come al solito da Oliviero Toscani e presentata dall'autore stesso, ieri sera, a Gerusalemme. In una kermesse di immagini (naturalmente bellissime, soft, ridenti, politicamente assai corrette) che rappresentano tante situazioni di amicizia e di amore tra israeliani e palestinesi una, secondo lo stile Toscani, è subito diventata un caso. Quella di copertina. Con le labbra semiaperte, l'espressione innamorata quanto lo si può essere a vent'anni, Musa Mazareb, studente d'economia, beduino, e Enyar Lazarus, studentessa di sociologia, si scambiano un bacio che ha fatto subito arrabbiare gli estremisti islamici, tanto da far cancellare svariate presenze alla serata, compresa quella di alcuni relatori, e a suscitare qualche problema di sicurezza. Musa e Enyar, tuttavia, hanno fatto il loro ingresso trionfale al teatro Khan di Geru- salemme, mano nella mano, incuranti dello scandalo, lei in vertiginosa mini, lui bellissimo, un po' macho un po' figlio di mamma. Stanno insieme solo da due mesi, dopo essersi conosciuti all'università. Però vivono già insieme. Anche tanti altri protagonisti del catalogo erano là ad applaudire: i tre studenti, due ebrei e uno palestinese, che vivono insieme e hanno una colomba permanentemente annidata sulla loro finestra. I bambini del kibbutz misto Newe Shalom; l'avvocatessa Lea Tsemel, che insieme con colleglli palestinesi difende i diritti civili; gli attori di un gruppo misto di teatro; il barbiere con la lama assassina (ebreo), che accarezza il viso insaponato di un arabo. Il catalogo inventato da due scrittori: uno ebreo, A. B. Yeoshua, e uno palestinese, Izzat Ghazzawi. Lo distribuiranno i giornali di tutto il mondo. Un grosso giocattolo pacifista. Fiamma Nirenstein
Persone citate: Benetton, Izzat Ghazzawi, Lea Tsemel, Oliviero Toscani
Luoghi citati: Gerusalemme, Israele, Tel Aviv
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