Il revival cancellato di Maria Giulia Minetti

Il revival cancellato Il revival cancellato BMELANO E', la collezione di Prada era davvero interessantissima», si entusiasma Holly Brubach del «New York Times», bella americana cosmopolita - parla bene il francese e anche l'italiano! - che viene a Milano dal 1982: «E nel frattempo la moda italiana non è invecchiata affatto. Anzi». Perché era così interessante Prada? «Perché era una collezione coraggiosa, con un'incredibile audacia nella sperimentazione dei materiali. Roba difficile: non tutte le donne sono disposte a vestirsi di latex, credo. Ecco, trovo ammirevole che una arrivata tanto in alto come Prada, arrivata proprio al top, invece di sedersi sugli allori e potrebbe farlo benissimo, chissà per quante stagioni! - si butti invece in avanti, rischi». Altre impressioni? «Guardi, sono arrivata con un po' di ritardo, prima di me è arrivato un mio assistente, ma 0 quadro mi sembra questo: si sta delineando finalmente una moda nuova, una moda che si svincola dall'ossessione del revival per puntare sulla ricerca, su uno stDe finalmente nuovo. Prima era tutto un ritorno dei Sessanta, Settanta, ci sarà anche quello degli Ottanta, già si annuncia, ma intanto crescono i segnali di originalità, I Prenda Missoni: per anni ci era¬ vamo abituati a uno stile Missoni collaudato, non era certo da Missoni che venivano e ci si aspettavano sorprese. Ebbene, anche Missoni s'è mosso. Questa collezione era inedita, con idee diverse, dava l'impressione che ci fosse davvero la voglia di andare avanti». Un fenomeno italiano, questo impulso verso il nuovo? «Diciamo che gli italiani sono agevolati dal fatto di avere alle spalle un'industria che appoggia e incoraggia la sperimentazione, disposta a puntare anche sui giovani. Un sostegno che manca, o è minore, in Francia e in America. In America la mentalità della moda, del business della moda, è condizionata dal profitto. Non a caso sono fortissmù sul casual, sull'abbigliamento sportivo. Chi cerca di innovare, invece, si mette in una posizione marginale e, di fatto, viene emargùiato. Mentre la forza dell'Italia è la capacità di rischiare. Mi har.no appena detto che il giovane Alessandro Dell'Acqua quest'anno ha una seconda linea. Ma come! E' emerso da appena un paio d'anni e già ha una seconda linea. Vuol dire che ha trovato un santo che gliela finanzia. Un miracolo tutto italiano». Italiani improvvisatori? «Al contrario. Gli italiani lavorano su una tradizione. Ma è una tradizione di continuo rinnovamento, che usa l'esperienza, la competenza acquisita come trampolino di lancio. Avete un tale patrimonio di conoscenze tecniche! Non solo nella moda, ma in tutti gli aspetti del design, dell'architettura.. . Direi che il segreto è questo, e gli indistriali, i finanziatori l'hanno capito. Sanno di potersi fidare. Di muoversi su un terreno solido». Maria Giulia Minetti La giornalista del «New York Times» «Collezioni coraggiose» «La vostra forza sta nella capacità di rischiare» ista mes» ose» «La vsta ndi ris

Persone citate: Alessandro Dell'acqua, Holly Brubach, Missoni

Luoghi citati: America, Francia, Italia, Milano