Sfila la «terrona evoluta» di Antonella Amapane

Sfila la «terrona evoluta» e Krizia porta in passerella monacali tonache grigie, scarpe basse per gonne dal risvolto Sfila la «terrona evoluta» Dolce & Gabbana, tra passato e futuro MILANO DAL NOSTRO INVIATO «Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?», si chiede la romanticcyber sicula, rimirandosi nel vestito. Un tubino lungo e sottile, che pare una colata di mercurio, una guaina d'argento tirata a lucido, doppiata al raso elastico per aderire sinuosa alle curve. Dolce e Gabbana - fra decadentismo gattopardesco e lavorazioni tecnologicamente avanzate presentano quella che loro definiscono affettuosamente la «terrona evoluta». E sfilano sotto il gazebo botanico, ricostruito nel loro giardino fra piante, fiori e laghetti. Narcisa sfoggia bustier dipinti a mano, dai motivi floreali cmeseggianti, abiti di astrakan bordò ad astuccio. Nella smania di gratificare la sua vanità la vanesia è pronta a spendere 35 milioni per cappe di velluto ricamate e kimoni decorati da gUcmi e zagare, farfalle e passerotti. Esemplari pensati per stai- del calibro di Madonna e Segorney Weaver. i bagliori si riflettono sui capi immersi nell'alluminio, stampati a damasco, che nascondono appena body e reggiseni. Modelli a volte velati di nylon, come i divani buoni. Ci sono scialli ricamati, eredità di zia Carmela, borsette di conchiglie, vestiti di seta elasticizzata con le stampe dei carretti, scippate ai foulard souvenir per turisti tedeschi in vacanza a Stromboli. La pronipote di Visconti, vagamente Anni Venti nella silhouette, di giorno esce in tailleur di tweed idrorepellente: doppiopetto spesso e smilzo con giacca tagliata a t e lunga sottana a tubo. Ai piedi, sandali gioiello, citazione delle spille americane Anni Cinquanta. C'è ricerca, c'e sperimentazione in questa collezione a cavallo fra passato e futuro, dove i due stilisti recuperano l'artigianalità del Sud, umanizzando con tocchi folkloristici l'era dei computer. «Braviiii» urla la platea. A bacchettare le vanesie pensa Krizia con ascetiche creature daile monacali tonache grigie, lunghe fino ai piedi. Scarpe basse per gonne dal risvolto in fondo e top che mostrano mia micro porzione di pancino. «Questa è la gonna più bella che abbia mai creato», dice la Mandelli, indicando un'asciutta sottana, a portafoglio davanti e dietro. Sono piccoli capolavori le maxi maglie in mohair grigio che paiono tariate e invece sono corrose ad arte, con motivi di fiori. C'è l'abito a uovo, punteggiato da oblò di rete. Ma anche quello opera d'arte - per serate intellettuali spalmato di silicone come pece e cosparso di jais. L'oro illumina le notti all'insegna della lingerie chic, coperta da grembiuloni in maglia metallici, come i guanti di chi lavora alle frese. Fanco Tato e Sonia Raule, in prima fila, non perdono un dettaglio. Kean Etro e le modelle distribuiscono panini al salame quando termina lo show dedicato alle donne casalinghe. Signore che si portano la casa «addosso»: nei vestiti ricamati con i fili delle pagliette per scrostare le pentole; nei top ricavati dalle imbottiture dei materassi; nelle friulane di velluto con zeppa di Strass; nelle maghe come sottopiatti all'uncinetto. I golf si stringono, si accorciano, diventano bolerini e coprispalle per Les Copains Trend. Una sonnacchiosa Margherita Buy confida che si metterebbe tutto: dai calzerotti scuri ai golfoni pipistrello. Che bella idea ha avuto Alberto Biani, con le sue gonne dedicate a chi ingrassa e dimagrisce a yo-yo: ganci e cerniere strategiche in vita consentono di stringerle e dilatarle a piacere. Si portano con cappotti bon-ton lineari, cuciti a mano, che sfidano le mode. Paltò ispirati a quelli dei bambini di buona famiglia e abiti in feltro ritagliati alla selvaggia strappano applausi da Moschino, nella collezione quasi tutta nera. Capi caratterizzati da parole, come Sogni e Segreti, che diventano ricami al fondo degli abiti. Top piovra dai tentacoli rasta, smoking con bermuda alla pinocchietto, cappe di chiffon plissettate. Sempre black, come gli esemplari in Enka Viscosa creati dagli stilisti per la mostra «A Noir», inaugurata ieri sera da Naomi Campbell e Ferrè alla Triennale. Da Ferragamo canta dal vivo Dee-Dee Bridgewater, mentre scivolano in pedana fanciulle riscaldate da piumini di cachemire a coste, su sexy sottane con spacchi che si spingono fino alla vita. Applausi per Tivioli che insieme alle pellicce per lei propone trench per lui in visone rasato. Oggi, da Marina Spadafora sfila Annalisa Minetti. Antonella Amapane Da Moschino cappotti ispirati ai bimbi di buona famiglia I E Biani lancia la gonna anti-grasso I A destra due modelli di Krizia. Nella foto grande la moda secondo Dolce & Gabbana

Luoghi citati: Milano