«Quelle leggi sono contraddittorie»

«Quelle leggi sono contraddittorie» L'associa2ione di inquilini di edilizia residenziale e pubblica «Il Traguardo» «Quelle leggi sono contraddittorie» Chiesto l'annullamento degli affitti retroattivi AOSTA. Due petizioni popolari per rimarcare l'opportunità di modificare le leggi regionale numero 39 e 40 relative agli affitti e alla vendita di alloggi di edihzia residenziale pubblica. La proposta è de «Il Traguardo», l'associazione di inquihni di edilizia privata e pubblica, istituito a novembre '97, indirizzando il suggerimento a Enti gestori degli stabili, Regione e Istituto autonomo case popolari. «Leggi che riteniamo inique e contraddittorie», hanno spiegato ieri alcuni rappresentanti dell'associazione. E, come contropartita, l'associazione si sta impegnando per un testo di legge alternativo, raccogliendo firme di residenti negli alloggi popolari. «Testo che vorremmo presentare in Consiglio regionale». Nel dettaglio, Franca Morlacchi, presidente de «Il Traguardo», ha illustrato gli obiettivi che intendono raggiungere con le iniziative popolari. «Chiediamo di annnullare il pagamento dell'aumento re- troattivo di un anno degli affitti. Sosteniamo che il costo dell'affitto debba basarsi sul reddito al netto e non al lordo. Non sono da conteggiare, inoltre, i redditi dei figli conviventi. Sol¬ lecitiamo l'attivazione del fondo di solidarietà, già in funzione in tutte le regioni d'Italia, per sostenere, a livello economico, le famiglie in difficoltà». Alcune proposte di modifica sono già state, tra l'altro, esaminate dalla Giunta regionale. «Ma non hanno prodotto variazioni sostanziali», ha detto Claudio Cali, responsabile giuridico de «il Traguardo», a cui preme aggiungere: «La mancata applicazione da parte della Regione della legge nazionale 40 relativa alla vendita degli alloggi ad un prezzo equo ha portato ad una lievitazione esorbitante dei costi. Questione di date. La legge, entrata in vigore a dicembre del '93, concedeva agli Enti gestori due mesi per l'applicazione, ma non è avvenuto. Nella primavera del '95, con ritardo di un anno e mezzo, gli Enti proprietari contattano gli inquilini, prospettando i costi vantaggiosi degli alloggi e ricevendo l'adesione unanime». Nell'autunno del '95, la svolta in negativo con l'entrata in vigore della legge regionale 39 che stabilisce il raddoppio del prezzo. «Gli inquilini - contesta Cali - si sono trovati di fronte al fatto compiuto e, per questo, vorremmo sollevare l'incostituzionalità della legge 40». [s. 1.1 Rappresentanti dell'associazione di inquilini «Il Traguardo» ieri ad Aosta