«Iva disse: ok, lo scherzo è giusto»

«Iva disse: ok, lo scherzo è giusto» LE VERITÀ' DELL'INVENTORE PELLA BEFFA «Iva disse: ok, lo scherzo è giusto» «Ma prima ha voluto avvertire mamma e papà» ON fatevi ingannare dalle false apparenze. Tutti i verosimili protagonisti della serata di Canale 5 - Fede, Ferrara, Zanicchi, ecc. - sono false piste. Sulle maniglie del programma sono rimaste le impronte (digitali) del vero colpevole. Appartengono a Sandro Parenzo, 53 anni, padovano, teorico del falso, ma pure smagato imprenditore di cinema e tv, proprietario degli studi Videa (i più grandi dopo Cinecittà) dove ogni anno vengono prodotti film e 500 ore di tv. Parenzo, in queste ore, resta dietro agli specchi e si gode lo spettacolo. Tanto per cominciare ha già passato il confine. La sua voce padovana arriva nientemeno che dall'Engadina, paese di neve e cioccolata. Che fa Parenzo, il fuggiasco? «No, il trasloco». Trasloco di che? «Masserizie e cibo per il weekend». Al di qua delle Alpi c'è una specie di incendio, lei è il piromane, giusto? «Giusto». Racconti com'è andata perché girano 100 versioni e parecchi esaurimenti nervosi. «Ho visto i giornali, sì. Accade per- sino di più di quanto mi aspettassi: uno spasso». La grande bufala quando principiò? «Un mese fa. Chiamo Costanzo egli propongo un falso da lanciare in prima serata. Lui ci pensa e mi dice: quando e come?». E' lei che propone la settimana di Sanremo? «Per la verità io propongo il primo giorno del carnevale ambrosiano, in omaggio alle maschere». Costanzo fa due conti... «Esatto, mi dice: visto che sulla Rai c'è Sanremo e le nostre serate tv sono a perdere, piazziamolo sul Festival. Il carnevale diventa solo il secondo motivo, diciamo un sovrappiù di squisitezza teorica». Veniamo all'idea. «L'idea è una sola dall'indio: fingere l'arresto di un personaggio famoso, girare i documenti, fare ac- cadere tutto in diretta. Perché è la diretta la autentica certificazione della verità». Come i bombardamenti intelligenti su Baghdad. «Che infatti erano verosimilmente veri, ma in realtà del tutto falsificati. Il paragone è fin troppo serio, mi rendo conto, ma il meccanismo è identico». Torniamo al meccanismo. Iva Zanicchi come salta fuori? ((All'inizio pensavamo a Celentano. Poi abbiamo scartato l'idea per varie complicazioni. Ci serviva un vero eroe del nazional-popolare: Iva era perfetta». La chiamate. E lei? «Lei dice: devo avvertire i miei genitori sennò gli viene un colpo. Dopo la telefonata dice ok». Poi vi serviva uno che recitasse la parte di Ferrara e non è che se ne trovino molti in giro. «Giusto, l'unico in grado di farlo era Giuliano Ferrara». Stessa solfa per Fede. «Stessa solfa». Il quale Fede dice che non sapeva proprio tutto. «Venerdì ha visto la sceneggiatura. Lunedì abbiamo guato l'arresto di Iva Zanicchi, che tra l'altro era emozionatissima e per sdrammatizzare, durante le prove, le cantavamo: prendi "ste manette, zingaraaa..." Fede sapeva tutto quello che c'era da sapere». La serata era pronta. «Pronta come un orologio: i filmati, lo stupore in studio, il dibattito tra il garantista e il giustizialista, notizie vere sulla corruzione nel mondo discografico, notizie false sulle accuse alla povera Zanicchi». Poi l'orologio si è inceppato. «Si è inceppato perché è successo il finimondo e la Zanicchi è scoppiata in lacrime». Lacrime vere? «Lacrime verissime versate nel camerino. Hanno cominciata a chiamarla sul telefonino i suoi parenti di Ligonchio. Poi addirittura i genitori...». Ma non li aveva avvertiti? «Questo è il fatto più fantastico della storia. I genitori hanno smesso di crederle perchè l'avevano vista in manette in tv. Credevano alla televisione! Lei diceva: sono qui al telefono con voi, come fanno ad avermi arrestata... E loro: Iva, ci stai mentendo, non ce lo vuoi dire». Ha avuto una crisi di nervi. «Si è spaventata, anche perchè ogni minuto arrivava una segretaria di corsa strillando che tutti i centralini di Mediaset erano intasati». La Zanicchi avrebbe dovuto comparire solo alla fine della bufala. «Invece si è fiondata di corsa in studio. C'era ancora un sacco di materiale da mandare in onda». Per esempio? «Per esempio Ferrara avrebbe do vuto raccontare la storia di questo finto magistrato rivelando che si era fatto regalare un'Ape, non una Mercedes, un'Ape. E che si faceva regalare i vestiti da un grande ma gazzino di Napoli. E che aveva un amico costruttore che non si chia mava D'Adamo, ma D'Eva». Viste le reazioni: avete esage rato o no? «L'isteria è fisiologica. Lo dico per esperienza». Il suo primo falso a quando ri sale? ((Anno 1979, prima pagina del "Male": Ugo Tognazzi capo della Brigate Rosse». E il penultimo? ((Anno 1991, per Raidue organizzai il falso scoop dei brogli al referendum Monarchia-Repubblica. Successe il finimondo». Resta in Svizzera o rientra? «Rientro per girare il mio arresto, no?». PlnoCorrias «Un mese fa l'avevo proposto a Maurizio. E' stato lui a volerlo piazzare sul Festival» Ma le redazioni di Tg4 e Studio aperto non fanno polemica «Emilio? Sapeva tutto quello che c'era da sapere. La Zanicchi? Ha avuto una crisi di nervi» Iva Zanicchi

Luoghi citati: Baghdad, Ferrara, Ligonchio, Napoli, Parenzo, Pella, Sanremo, Svizzera