Un esposto contro Di Bella
Un esposto contro Di Bella Un esposto contro Di Bella jE" / Verdi presentano due modifiche al decreto MODENA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Mentre s'inizia il conto alla rovescia per la sperimentazione del metodo Di Bella, sul fisiologo modenese piovono gli esposti alla magistratura. E l'attacco arriva proprio da Modena. Il presidente dell'Ordine dei medici, Natalino D'Autilia, dice di aver ricevuto e «girato» alla procura della Repubblica quattro esposti. Uno di questi porta la firma dell'oncologo Massimo Federico, considerato uno dei più tenaci avversari dello scienziato modenese. Federico ricostruisce il caso di una sua paziente che decide di abbandonare la chemioterapia nell'ottobre 1997 per dedicarsi alla cura Di Bella. Dopo pochi mesi morì. «Ho il dovere di avvertire la gente anche in questo modo - spiega il medico - perché sono convinto che Di Bella illuda le persone». Il procuratore capo della Repubblica Walter Boni ha comin- ciato ad esaminare il caso disponendo gli accertamenti necessari. Immediata, e al vetriolo, la replica dell'entourage del tisiologo. Il suo legale, Enrico Aimi, dice che «quest'iniziativa non preoccupa più di tanto poiché manca necessariamente un nesso di causalità per accusare il professore. D'altra parte si sa che Federico ha definito il professore "un fenomeno da baraccone" e quindi da lui ci si può aspettare anche questo». Oltre a quello del dottor Federico, sono arrivati alla procura di Modena altri esposti. Intanto, nonostante le polemiche, il cammino della sperimentazione va avanti: tutto è pronto negli istituti oncologici nazionali che partecipano allo studio. Mancano solo i farmaci che fra martedì 2 marzo e mercoledì 3 potrebbero essere disponibili in tutta Italia. Tra dieci giorni, ragionevolmente, la sperimentazione potrebbe avere dunque inizio. «Il primo paziente potrebbe cominciare la sperimentazione nella settimana tra il 9 e il 13 marzo» conferma l'oncologo Francesco Cognetti, dell'istituto Regina Elena di Roma. Intanto è stato fissato al 9 marzo il termine per la presentazione degli emendamenti al decreto legge sulla sperimentazione del metodo Di Bella. Lo ha deciso la commissione sa¬ nitaria del Senato dove si è conclusa la discussione generale del provvedimento, presente il sottosegretario alla Sanità Monica Bettoni che ha confermato che sarà il governo a presentare l'emendamento con le norme generali per la tutela della privacy delle ricette mediche. Bettoni ha però escluso la possibilità di altre modifiche sostanziali al provvedimento. Ma i verdi hanno proposto ieri due modifiche al decreto legge: un codice sanitario sulle ricette al posto del nome e cognome del malato e la cancellazione delle norme che per legge stabiliscono le modalità per la richiesta del consenso informato. Ir. q.] II professor Luigi Di Bella Sulla sua cura continuano le polemiche
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