Cossiga passa in rassegna le truppe

Cossiga passa in rassegna le truppe L'ex Presidente fonda i gruppi parlamentari dell'Udr. Il ccd sospende Mastella e i transfughi Cossiga passa in rassegna le truppe E Di Pietro risponde battezzando Usuo movimento ROMA. Dal suo bell'appartamento di Montecitorio, dove sono acquartierate le «truppe mastellate», Clemente Mastella annuncia mirabilia davanti ad una tazzina di caffè: «Siamo qui riuniti con i miei e posso annunciare che domani saremo in tanti alla riunione con Cossiga: 30 o 31 deputati, 21 o 22 senatori. E presto entrerà in fibrillazione il gruppo di Dini. Qualcuno è già venuto a bussare alla porta...». . Questa mattina, alle 11,30, in una auletta del Senato, Francesco Cossiga battezzerà i gruppi parlamentari e da quel momento il chiacchieratissimo Udì- metterà i piedi per terra: con il primo avamposto parlamentare il nuovo partito, di fatto, sarà costituito. E il primo effetto del battesimo si è consumato ieri sera: l'ufficio di presidenza del Ccd ha deciso di sospendere il presidente del partito Clemente Mastella e di estendere il provvedimento a tutti coloro che aderiranno all'Udr di Cossiga. E mentre negli ambienti del polo i seguaci dell'ex Presidente sono definiti «gli straccioni di Cossiga», Mastella reagisce rispondendo colpo su colpo: «Al Ccd sono diventati come Ceausescu nel bunker: difendono l'indifendibile, un partitino, gli interessi privati di alcuni!». E intanto sempre questa mattina, con una curiosa coincidenza, a poche decine di metri dalla riunione dei cossighiani, ci sarà un altro battesimo: alle 8,30 Antonio Di Pietro, si vedrà con i soliti quindici «amici» e la riunione do- vrebbe concludersi con l'approvazione dello statuto del «Centro dei valori», il movimento-partito che prenderà forma entro la fine di marzo. E così, i due ex amici Cossiga da una parte e Di Pietro dall'altra - «tenteranno di creare una sorta di tenaglia sui partiti che già si trovano al centro», come spiegava ieri mattina sul portone di Montecitorio l'eurodeputato del Ppi Giampaolo D'Andrea. Certo, Cossiga guarda al centro-destra e Di Pietro guarda al centrosinistra, ma entrambi occhieggiano al centro, puntando a quel 30 per cento di elettorato che fino ad oggi ha dato il suo sostegno a Forza Italia, ppi e Rinnovamento italiano. E d'altra parte la coincidenza del doppio «battesimo» di questa mattina è casuale sì, ma fino ad un certo punto: in questi giorni c'è gran fibrillazione in tutti i piccoli partiti, visto che nel giro di due mesi le tre principali forze italiane - pds, An e Forza Italia con i loro «congressi» stanno cercando di assorbire sotto le proprie bandiere satelliti e cespugli. Risultato: in queste settimane tutti corrono al centro e in pale position si sono messi proprio Cossiga e Di Pietro. Dice Enrico Letta, vice-segretario del Ppi: «Sì, se vai in periferia la gente ti chiede: cosa si fa? Questa di Cossiga è una cosa seria?». E un ex popolare come Bruno Tabacci, ora vicinissimo a Cossiga, profetizza: «Nella periferia del ppi c'è verso la nostra iniziativa un interesse che è destinato a crescere». Ma il movimentismo di Cossiga potrebbe avere un effetto opposto: favorire quella federazione tra i moderati del centro-sinistra - ppi, Dini, Di Pietro - che finora si è arenata. Nelle ultime settimane Antonio Di Pietro si è rifatto vivo con i popolari e Marini ha tenuto la porta aperta. Ma nel ppi «c'è un Nord della bussola che non può essere modificato - osserva il vicesegretario Letta - e il nostro "Nord" è che fino a maggio è prioritario su tutto l'ingresso dell'Italia nella moneta unica. Fino ad allora non è consigliabile modificare gli equilibri della maggioranza, mettere a rischio la stabilità di governo che è un bene superiore». Dunque, fino a maggio i popola- ri restano al coperto, lavorano dietro le quinte senza turbare D'Alema che, pur senza dirlo apertamente, ha sempre diffidato di una «Cosa bianca» che prenda consistenza. A livello parlamentare l'impatto dell'Udr si preannuncia abbastanza corposo: secondo i calcoli che si facevano ieri sera, questa mattina all'appello di Cossiga si dovrebbero presentare 30 deputati (15 ccd, 8 cdu, 3 del Patto Segni, la Scirea, Danese e Savelli da Forza Italia, Acierno dal gruppo misto) e 20 senatori (10 cdu, 5 ccd più Cossiga, Scognamiglio, Martelli da An, Meluzzi da Forza Italia, Misserville ex An). «E vedrete che a mezzogiorno, dopo che i gruppi saranno formati - prevede il direttore della Discussione, il cdu Gianfranco Rotondi - anche il rapporto tra l'Udr e Berlusconi è destinato a cambiare. Forza Italia ha alzato il tiro contro Cossiga per evitare un'emorragia, ma ora l'atteggiamento potrebbe diventare dialogante». Di Pietro invece incontrerà questa mattina alle 8,30 nel suo studio di Palazzo Cenci i quindici fedelissimi (12 deputati, 2 senatori più Federica Rossi Gasparrini della Federcasalinghe); all'ordine del giorno, nella lettera di convocazione, c'è l'approvazione dell'atto costitutivo e dello statuto del movimento. Per la nascita del partito c'è ancora tempo: «Il movimento lo faremo - dice Federico Orlando - ma non domani. Lavoreremo con tutta calma». Fabio Martini L'ex presidente della Vela «Casini è come Ceausescu nel bunker Ormai difende l'indifendibile» GLI UOMINI DI COSSIGA 30 deputati dal Ccd dal Patto Segni dal Cdu dal Gruppo Misto da Forza Italia 20 senatori con Cossiga dal Ccd dal Cdu dal Gruppo Misto daAn da Forza Itali GLI UOMINI DI DI PIETRO IL MOVIMENTO 13 deputati Willer Bordon, Renato Cambursano, Gabriele Cimadoro, Franco Danieli, Luisa De Biasio Calimani, Fabio Di Capua, Giovanni Di Stasi, Federico Orlando, Alfonso Pecoraro Scanio, Rino Piscitello, Giuseppe Scozzari, Vincenzo Sica ed Elio Veltri D AL SENATO 1 senatore Mario Occhipinti NON PARLAMENTARI Federica Gasparrit ARTICOLO I. «E costituita tra i comparenti un'associazione denominata 'Centro dei valori" e per abbreviazione "Centro"» ARTICOLO 3. «Le attività deJfassoàazione avverranno in conformità alle finalità dell'atto costitutivo della coalizione politica dell'Ulivo» GLI OBIETTIVI «La valorizzazione, diffusione ed affermazione della cultura e dei valori democratici; la riforma dello Stato e della Pubblica amministrazione; la difesa dello Stato di diritto; il rispetto della legalità, trasparenza politica, amministrativa ed imprenditoriale; la diffusione della solidarietà e del volontariato». Ore 16 Ore 16,30 IL PROGRAMMA ■ VENERDÌ'27 Ore 15 Apertura dèi lavori, insediamento della presidenza e intervento dei presidente Domenico Fisichella Ore 16 Saluti alle autorità locali. Ore 16.30 Relazione del presidente nazionale Gianfranca) Fini Ore 18 Interventi Ore 20 Insediamento delie commissioni ■ SABATO 28 Ore 9-13 Relazioni dei presidenti di commissione e dibattito generale Ore 15 Tavola rotonda sul movimento programmatico ; ■ , Ore Ì7-20 Dibattito generale Ore 21-24 Dibattito generale - . ' ■ DOMENICA 1 Ore 9-13 Dibattito generale Ore.13 Intervento conclusivo di Gianfranco'Fini. Votazione del documento finale

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