Sata, dal Canavese la sfida al mercato globale

Sata, dal Canavese la sfida al mercato globale Sata, dal Canavese la sfida al mercato globale Qualità,flessibilità,fonnazione del personale, investimentifinalizzati al prodotto, continua attenzione alle esigenze del cliente hanno consentito all'azienda di Valperga di crescere nel difficile comparto dell'auto Nata dalla trasformazione della Martinelli, una vecchia azienda specializzata nel settore delle lavorazioni meccaniche, la SATA S.p.A. è attiva dal 1969 nello stabilimento di Valperga in provincia di Torino e da sempre mantiene fede alla propria vocazione di fornitore di particolari per l'industria automobilistica. Dal moderno insediamento canavesano infatti escono ogni giorno migliaia di volani, teste cilindro, collettori, pedaliere, scatole idroguida e quant'altro è attinente alla meccanica del motore e del cambio di autovetture, veicoli industriali, macchine movimento terra. In particolare la SATA è leader nel rifornire il gruppo Fiat ma i suoi pezzi vanno anche ad equipaggiare altre realtà dell'industria europea co¬ me Scania, Renault, ZF, BMW, Ford. Data significativa nella storia di SATA è il 1993 con la nascita di SATASUD aPozzilli(Isernia), costruito in una posizione strategica al centro di un'area geografica dove insistono gli stabilimenti Fiat del meridione (Termoli, Foggia, Pratola Serra, Pomigliano, Sulmona) e concepito per operare in maniera completamente robotizzata con una dotazione di tecnologia all'avanguardia. Si è trattato di un notevole investimento per il gruppo SATA, ispirato dall'obiettivo di seguire le necessità del mercato ovvero essere presenti laddove si vanno ad insediare i propri clienti. E' una filosofia, questa, che consente non solo di rimanere competitivi sulmerca- to europeo, ma soprattutto di affrontare la sfida della globalizzazione mondiale dei mercati. In questa ottica va intesa la recente costruzione dello stabilimento di Tandil in Argentina, a 300 km a Sud di Buenos Aires. Proprio il Sud America è oggi uno dei mercati più appetibili per le aziende italiane dell'indotto dell'auto e nel 1999 il gruppo SATA prevede di sbarcare anche in Brasile. Con 250 dipendenti a Valperga e 70 a Pozzilli, tutti formati e qualificati internamente, oggi la SATAha un trend positivo di crescita sia in pezzi prodotti che in fatturato, con una previsione per il 1998 di oltre 150 miliardi di lire. Tutto ciò si è reso possibile grazie ad alcune scelte vincenti come aver puntato sulla qualità (la produzione SATA è certificata ISO 9002 e AWSQ 94 Anfia) e sulla stretta collaborazione con il cliente che viene affiancato dall'Ufficio Tecnico interno per sviluppare la fattibilità di lavorazione dei prodotti e raggiungere così una semplificazione della lavorazione, la riduzione dei costi e il miglioramento della qualità. La produzione intanto si va sempre più indirizzando verso i grandi quantitativi di ogni singolo particolare. Ci consente di effettuare investimenti su linee dedicate e di mantenere elevati gli standard qualitativi. "Le nostre prospettive future sono buone" afferma l'amministratore delegato Michele Cinotto "anche grazie ad un management con una età media inferiore a quanto si riscontra comunemente nelle aziende italiane. Ci consente di affrontare con un atteggiamento positivo i cambiamenti repentini che si possono verificare nel nostro settore. La globalizzazione non è una scelta, ma una necessità per la sopravvivenza delle aziende. E noi voghamo continuare a confrontarci a 360 gradi con la concorrenza per vincere la sfida del mercato globale". StabiUmento di Valperga

Persone citate: Michele Cinotto