Battaglia delle arance guastata dalla pioggia
Battaglia delle arance guastata dalla pioggia Solo 25 mila spettatori al Carnevale di Ivrea Battaglia delle arance guastata dalla pioggia Ventidue feriti, nessun ricovero in ospedale Ladri nella ditta del marito della Mugnaia L'inizio era stato dei migliori. Sabato sera, a Ivrea, c'erano oltre 40 mila spettatori (meno i 3 o 4 ladri impegnati a svaligiare l'azienda del marito delia Mugnaia, la Eporlux, in via San Lorenzo 10, da dove sono spariti computer ed attrezzature per quasi 150 milioni di lire) a salutare Anna Maria Conversa in Cassinelli - nel ruolo di Mugnaia del carnevale -, ad ammirare lo spettacolo pirotecnico ed a prendere d'assalto le feste allestite dagli arancieri. Ieri, invece, il maltempo ha condizionato pesantemente la rassegna. Fino al pomeriggio la pioggia ha inzuppato i protagonisti della storica manifestazione: personaggi, figuranti, arancieri e pubblico. E così pure è accaduto a Torino, dove le feste sono state gravemente danneggiate. Ma torniamo a Ivrea. Alla fine erano meno di 25 mila gli spettatori nelle strade e nelle piazze (la metà rispetto all'edizione '97), le stesse squadre di lanciatori di agrumi a ranghi ridotti. E sono basse, fortunatamente, anche le cifre di feriti e contusi. Nelle tende della Croce Rossa sono state medicate 132 persone (fra cui 31 turisti), mentre 22 sono gli arancieri medicati al pronto soccorso. Il più grave, si fa per dire, ha riportato la frattura di un dito della mano destra, la prognosi è di 20 giorni. L'equipe medica del dottor Biagio Spaziarne ha comunque lavorato molto anche nelle serate di giovedì e di sabato, alle prese soprattutto con chi aveva bevuto qualche bicchiere di troppo. La prima giornata di carnevale, intanto, è stata messa in archivio. E il sorriso radioso di Anna Maria Conversa, insieme ad un energico «lancio» di mimosa e cioccolatini, ha ripagato coloro che l'hanno attesa a lungo sotto l'ombrello. «Quando ho visto che pioveva mi sono demoralizzata - racconta la Mugnaia - . Ma è durato pochissimo: la gente mi ha dato un calore enorme, credo di aver risposto in maniera adeguata». In effetti la protagonista della giornata - gli altri personaggi, dal Generale Mario Di Stazio al Podestà Costantino Garda e fino ai piccoli Abbà, avevano già ricevuto i loro «bagni di folla» nelle settimane precedenti - è stata accolta nel migliore dei modi. Forse anche perché la sua ricchezza (il salire sul cocchio dorato della Mugnaia è un privilegio riservato soltanto a chi ha un reddito piuttosto alto) non l'ha ereditata, ma se l'è costruita con il lavoro. Hanno invece snobbato il veglione in suo onore, sabato sera al PalaCarnevale, gran parte delle ex Mugnaie. «Non si sono comportate bene - dice il presidente del Consorzio organizzatore, Paolo Bravo -. Certo, la sala non è quella del teatro Giacosa. Ma non è giusto che disertino il veglione e stasera, lunedì, abbiano invece invitato la Mugnaia ad una cena in un castello fuori Ivrea». Oggi si ricomincia. In mattinata 5 coppie di sposi preparano il posto per gli scarti che si bruceranno domani sera. Nel pomeriggio riflettori ancora sui 4 mila arancieri, per il secondo giorno di battaglia. Mauro Revello
Persone citate: Abbà, Anna Maria, Anna Maria Conversa, Cassinelli, Costantino Garda, Mario Di Stazio, Mauro Revello, Paolo Bravo
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