«Pippo, su Bocelli menti»

«Pippo, su Bocelli menti» «Pippo, su Bocelli menti» II manager: e con Giorgia non andò così ROMA. Pippo Baudo con il naso lungo, come Pinocchio? La lunga intervista apparsa sulla «Stampa», con i ricordi sanremesi di SuperPippo, ha suscitato prima l'ilarità e subito dopo l'ira di Michele Torpedine, che tiene le fila delle carriere di tre personaggi come Zucchero, Giorgia e Andrea Bocelli, con il quale si trova in questi giorni in Sardegna per la discussa «Bohème». Di Giorgia, Baudo ha raccontato all'intervistatore Gramellini: «Vede quel pianoforte bianco? Giorgia è nata lì. Mi aveva portato un blues. "Per carità", faccio io, "non avete altro?". Allora il suo chitarrista si mette al piano e improvvisa il ritornello di "E poi". L'hanno scritta nella notte...». Cattiva memoria, forse? «Ma che pianoforte bianco, ma che "E poi" di Giorgia nata in una notte su suo suggerimento - commenta piccato Torpedine, al telefono da Cagliari -. Mi ricordo benissimo che Giorgia mi telefonò allarmata, dicendomi che Baudo non voleva saperne di "E poi". Gli chiesi un ap¬ puntamento da "Vanni", davanti al Delle Vittorie, proprio per convincerlo che la canzone andava bene». Ma la contestazione di Torpedine continua: «Anche con Bocelli, le cose sono andate diversamente da come le racconta Baudo. Intanto Caterina Caselli è la discografica di Andrea e non la sua manager: e poi, a lui abbiamo portato per Sanremo solo "Con te partirò". "Romanza" l'avrà sentita più tardi, sul disco. Gli abbiamo portato solo quella perché ne eravamo convinti, Caterina ed io». Ma ciò che soprattutto fa infuriare il manager è l'attacco di Baudo a Zucchero: «Scimmiottature blues di Zucchero e dintorni», ha detto Baudo durante l'intervista (evidentemente, il blues non è nelle sue corde). Incalza Torpedine: «Queste parole potevano andar bene come battute dieci anni fa. Zucchero è un artista rispettato, che vende milioni di dischi in tutto il mondo. Sospetto però che dietro queste bugie o attacchi a tutto raggio verso i miei tre ar¬ tisti, ci sia un mio rifiuto di pochi giorni fa a un'offerta di un concerto in comune fra Katia Ricciarelli moglie di Baudo e Bocelli stesso, da tenersi a Dubai: l'agente che me l'ha offerto mi aveva fatto un sacco di proposte mai mantenute, e non mi sono fidato». Michele Torpedine sospetta che vi sia un altro nesso causa/effetto fra quel rifiuto e una successiva intervista a un quotidiano di "Lady Pippova", nella quale Katia consigliava a Bocelli - alle prese con la «Bohème» cagliaritana - di tornare alla musica leggera: «Mi meraviglio che una figura come lei, con una grande carriera alle spalle, non rispetti un artista come Bocelli. Subito dopo, arriva questo attacco di Baudo. Gli chiedo: che cosa ti costa dire la verità?». Bocelli non entra in polemica. Gli abbiamo fatto i complimenti per essere il primo italiano ad arrivare nella hitparade americana, e lui ci ha confidato: «Per me è più importante essere riuscito a cantare nella "Bohème"». lm. v.]

Luoghi citati: Cagliari, Roma, Sanremo, Sardegna