Addio al «torero gringo» primo americano nell'arena

Addio al «torero gringo» primo americano nell'arena Morto a Siviglia, dopo il ritiro divenne pittore Addio al «torero gringo» primo americano nell'arena MADRID NOSTRO SERVIZIO Siviglia era ieri in lutto per la morte del popolare ex matador americano John Fulton, 65 anni, il primo torero «gringo» della storia. Un infarto l'ha stroncato venerdì notte dopo quattro giorni eh* coma. Per suo espresso desiderio, le ceneri saranno sparse lunedì nell'arena sivigliana della «Maestranza», la seconda «plaza de toros» più importante del mondo dopo la madrilena «Ventas». «Muore l'ultimo viaggiatore romantico», commentava ieri l'edizione locale di «El Pais». Fulton, infatti, inseguendo il mito di «Fiesta» di Hemingway, era arrivato a Siviglia da Filadelfia 40 anni fa e ne era rimasto tanto affascinato da fermarsi per sempre. Il suo sogno, diventare matador, lo coronò alla «Maestranza» il 18 luglio del '63, quando prese 1'«alternativa» (la corrida con cui il «novillero» viene laureato torero) presentato dal grande José Maria Montilla. Poi toreò, con successo, a Madrid e soprattutto in Messico. Fulton, ritiratosi dalle corride nel '73, si era fatto un nome anche come pittore, naturalmente di tori. La sua galleria d'arte del quartiere di Santa Cruz, a due passi dalla cattedrale, era una tappa obbligata per ogni «aficionado». L'ex torero si era dedicato anche alla scultura ed alla scrittura. La passione per la corrida aveva riportato 1'«ultimo Hemingway» all'arena cinque anni fa, questa volta come impresario e rappresentante del primo torero giapponese, Atsbuiro Shimoyan, «el nino del Sol Naciente», rimasto invalido per una cornata nel '95. Da allora Fulton si era dedicato alla sua galleria. E alla «Maestranza» era un'istituzione. [g. a. o.l

Persone citate: Cruz, Fulton, Hemingway, John Fulton, José Maria Montilla, Pais

Luoghi citati: Filadelfia, Madrid, Messico, Siviglia