Psicosi del miliziano in America di Andrea Di Robilant

Psicosi del miliziano in America Il liquido rubato può distruggere un palazzo come a Oklahoma City Psicosi del miliziano in America Dopo il furto di una tonnellata d'esplosivo WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Nuovo allarme-terrorismo, questa volta in Pennsylvania. Le autorità nella piccola cittadina di Sligo hanno fatto sapere che una tonnellata di liquido esplosivo «capace di distruggere qualsiasi edificio» è improvvisamente sparita dal deposito di una compagnia mineraria locale. In un Paese che non dimentica la strage di Oklahoma City, annunci come quello di ieri finiscono inevitabilmente per alimentare un clima d'assedio e di paura. Ma il furto denunciato ieri, dicono fonti dell'Fbi, è di dimensioni tali da giustificare l'allarme. Tanto più che arriva pochi giorni dopo l'arresto nel Nevada di due uomini, James Leavitt e Larry Wayne Harris, inizialmente sospettati di voler compiere un attentato batteriologico con una bomba all'antrace nella metropolitana di New York (ieri le analisi hanno rivelato che la sostanza seque¬ strata ai due è in realtà una forma non letale di antrace). Ma gli investigatori a Sligo procedono nel buio più assoluto. Il furto del liquido esplosivo - in prevalenza nitrato di ammonio - risale allo scorso fine settimana, ma ancora non sono emersi indizi utili. «Non abbiamo alcun elemento per poter dire che si tratti di terroristi o miliziani», premette l'agente Robert Grudge. «Ma è difficile immaginare chi altro abbia potuto orchestrare un furto del genere». L'Fbi sta cercando di identificare due giovani che sono stati visti vicino a un camioncino non lontano dal deposito di esplosivi il giorno in cui sarebbe avvenuto il furto. Per adesso non ci sono altre piste. E proprio il fatto che dopo una settimana di indagini non sia emerso ancora nulla che spiegasse l'accaduto ha spinto l'Fbi a denunciare pubblicamente il furto. «Dobbiamo muoverci in fretta per scongiurare un possibile attentato e ogni informazione, ogni dettaglio può essere utile ha spiegato Dan Boeh -. Ma stiamo anche esaminando l'ipotesi che il materiale esplosivo sia stato rubato per essere rivenduto a terzi». La quantità di esplosivo che fece saltare in aria il Murrah Building a Oklahoma City era maggiore di quella scomparsa dal deposito della C&K Coal Co., una delle più importanti compagnie minerarie della Pennsylvania. «Ma è chiaro che sarebbe comunque sufficiente per provocare uno scoppio devastante». In un primo tempo sembrava che dal deposito della C&K Coal Co. fosse sparita anche mezza tonnellata di esplosivo al plastico. La notizia è stata smentita dallo stesso Boeh. Ma il fatto che si fosse diffusa così rapidamente dà la misura del clima che si va diffondendo nel Paese. Il pericolo di nuovi attentati da parte di miliziani e gruppi estremisti americani rimane altissimo. Ma in questa atmosfera stracarica di tensione ca¬ pita anche che i pericoli finiscano per essere ingigantiti. E la vicenda dei due arrestati in Nevada questa settimana ne è la conferma più recente. Tre giorni fa l'Fbi convocò una conferenza stampa per annunciare con toni allarmistici di aver scongiurato un attentato batteriologico all'antrace a New York prima ancora di aver fatto le verifiche in laboratorio per assicurarsi che si trattava effettivamente di antrace. Ora risulta che si tratta appunto di un agente non letale. Ma le indagini dell'Fbi proseguono, in collaborazione con la polizia tedesca: uno degli arrestati, Larry Wayne Harris, ha detto di avere un laboratorio di microbiologia a Francoforte. Andrea di Robilant di accusati per il presunto attentato batteriologico nel metrò di New York

Persone citate: James Leavitt, Larry Wayne Harris, Robert Grudge