L'onorevole è «mobile» di Irene Pivetti

L'onorevole è «mobile» IL CASO Dimani in testa alla top ten degli irrequieti. Cossiga spariglia le carte L'onorevole è «mobile» In due anni 65 cambi dipartito 1 TRANSFUGHI DELLA POLITICA IVORZI, traumatici abbandoni, veri e propri voltafaccia, minuscoli spostamenti ma anche tradimenti belli e buoni. La storia della tredicesima legislatura è costellata da episodi di questo genere, la pattuglia degh onorevoli che - folgorati sulla via di Damasco - decidono di cambiare casacca nel volgere di mesi, quando non di settimane, è sempre più nutrita: 65 parlamentari (50 alla Camera e 15 al Senato) in poco meno di due anni, con salti mortali, talvolta doppi o tripli. Si tratta di veri e propri «flussi migratori», in qualche caso tali da decidere della sopravvivenza o meno di un gruppo parlamentare. Perché per una squadra che guadagna in prestigio o in numero da una accorta «campagna acquisti», altre inevitabilmente ci perdono, sempre che non riescano a rimpolpare i ranghi con qualche nuovo ingresso. Varie e non sempre ortodosse le ragioni che spingono mi parlamentare al divorzio: «irrequietezza congenita», volubilità, maturazione di posizioni inconciliabili con la linea comune del gruppo, incompatibilità con il leader. Ma anche tanta spregiudicatezza, legata alla prospettiva di un guadagno in termini di prestigio e di peso politico. Infine, la nascita di nuovi soggetti politici e - talvolta le due cose vanno di pari passo - il verificarsi di scissioni più o meno clamorose e prevedibili, come quella che sta travagliando il ccd a vantaggio del nuovo partito guidato da Cossiga. Gruppo nuovo vita nuova, insomma. Resta il fatto che la capacità di corteggiare assiduamente il «collega del gruppo accanto», di coltivarne pazientemente la fiducia e le ambizioni in previsione di un suo cedimento, fa ormai parte a pieno titolo delle doti riconosciute a un vero leader di partito, o almeno a quanti non possono inclinare il piatto della bilancia con il solo peso del loro prestigio. Scendendo al caso per caso, la palma dell'irrequietezza parlamentare se la aggiudicano senza dubbio alcuno i diniani di Rinnovamento, che hanno in attivo una storia ricca di migrazioni al gruppo misto, con o senza ritorno. Fedeli al proprio posto nell'emiciclo dell'aula soprattutto deputati e senatori della sinistra democratica, con una sola defezione in poco meno di due anni. Pochi divorzi anche per An e per la Lega: celebre l'addio sofferto della Pivetti, bollata da una scomunica in piena regola (quella di Bossi) e inseguita dalle oscure minacce delle «camicie verdi». Assolutamente stabili i popolari, a differenza dei turbolenti cugini del Ccd e del Cdu, facili a passag¬ gi nel gruppo misto e in Rinnovamento. Il partito penalizzato dal bilancio più in rosso è Forza Italia, che perde la bella cifra di 11 deputati e 8 senatori, senza acquistarne nessuno. Quanto al gruppo misto, è un porto di mare: nelle sue braccia ospitali (e politicamente non impegnative) confluiscono a più riprese dal Polo e dall'Ulivo. Insomma, una catena di infedeltà, talvolta a heto fine. E' accaduto infatti che la parabola del fighol prodigo abbia trovato concreta apphcazione in politica, come insegna il traumatico strappo di Alessandra Mussolini, scappata di casa sbattendo la porta salvo tornare - dopo una manciata di giorni e un passaggio nel gruppo misto al punto di partenza. E, ancora, il caso di Mara Malavenda la quale, pur di non votare la fiducia a Prodi, e finita nel gruppo misto abbandonando quello di Rifondazione. Fra i virtuosi del salto in lungo (o in largo) c'è chi è uscito e rientrato nello stesso gruppo e chi ne ha frequentati più d'uno, come fossero una sorta di club. Di acrobazia in acrobazia, in un vero crescendo rossiniano, si giunge all'apoteosi: galeotto l'Udr di Cossiga, impazza un vero calcio-mercato nelle fila dell'ex gruppo unico Ccd-Cdu: tre deputati di An (Pohzzi, Rizzo e Tosolini) e tre di Forza Italia (Gazzara, Di Comite e Becchetti) lasciano i rispettivi gruppi di appartenenza per approdare a quello del Ccd, con l'effetto non secondario di garantire il controllo del gruppo al leader Casini ed evitare la sfiducia al capogruppo Giovanardi da parte del¬ le «truppe» di Mastella. Ma attenzione, la sorpresa è sempre in agguato: un clamoroso «coup de théàtre» (9 deputati del Cdu chiedono di confluire nel gruppo del Ccd e ripristinare l'originaria denominazione Ccd-Cdu) potrebbe, se accettato, mutare nuovamente la scena. E intanto, c'è chi si mette in canunino verso il nascituro gruppo dell'Udr. Certo, per ora non può dirsi un esodo biblico. Stanco di An, il senatore Valentino Martelli lascia il gruppo finiano a Palazzo Madama, in attesa di iscriversi alla nuova formazione. Stesso obiettivo ha l'ex azzurro Alessandro Meluzzi, che lascia il gruppo di Forza Italia al Senato. E' tutto, per ora. Alessandro Mondo I TRANSFUGHI IN PARLAMENTO sinistra democratica. Camera: usciti I (Orlando), entrati 0. Senato: usciti 0, entrati 0. forza italia. Camera: usciti 11 (Savarese, Acierno, Savelli, Errigo, Li Calzi, Liotta, Negri, Del Barone, Di Comite, Gazzara, Bechetti), entrati 0. Settato: usciti 8 (Campus, Milio, Cortelloni, Di Benedetto, Manis, Mundi, Scognamiglio, Meluzzi), entrati 0. alleanza nazionali. Camera: usciti 5 (Angeloni, Del Giudice, Polizzi, Rizzo, Tosolini), entrati 0 (rientra, dopo essere uscita, Alessandra Mussolini). Senato: usciti 2 (Porcari, Martelli), entrati 2 (Campus, Siliquini). ppl Camera: usciti 0, entrati I (Guarino). Senato: usciti 0, entrati 0. lioa7~ Camera: usciti I (Pivetti), entrati 0. Senato: usciti 0, entrati 0. misto. Camera: usciti 2 (Sbarbati, La Malfa), entrati 24 (Crema, Masi, Albertini, Bicocchi, Boselli, Brancati, Ceremigna, Delfino, Fumagalli, Pozza Tasca, Villetti, Sanza, Buttiglione, Delfino, Grillo, Marinacci, Panetta, Tassone, Volontè, Carrara, Acierno, Malavenda, Ostillio, Savelli). Senato: usciti 2 (Cortelloni, Di Benedetto), entrati 6 (Milio, Basso Corderò, Del Turco, luliano, Manieri, Marini), rifondanone. ~ Camera: usciti I (Malavenda), entrati 0. Senato: usciti 0, entrati 0. rinnovamento italiano. Camera: usciti 12 (Guarino, Crema, Masi, Albertini, Bicocchi, Boselli, Brancati, Ceremigna, Delfino, Fumagalli, Pozza Tasca, Vii letti), entrati 9 (Sbarbati, Bastiano™, Errigo, La Malfa, Li Calzi, Liotta, Negri, Orlando, Pivetti). Senato: usciti 0, entrati I (Mundi). ccd. Camera: usciti 8 (Bastianoni, Ostillio, Polizzi, Rizzo, Tosolini, Gazzara, Di Comite, Becchetti), entrati 3 (Angeloni, Del Barone, Del Giudice). Senato: usciti 2 (Siliquini, Fumagalli), entrati I (Callegaro), cdu(*). Camera: usciti 9 (Sanza, Buttiglione, Carrara, Delfino, Grillo, Marinacci, Panetta, j Tassone, Volontà), entrati 0. Senato: usciti I (Callegaro), entrati I (Porcari). (*) Il cdu, presente nel gruppo Misto, ha annundato l'adesione alrudr In alto Irene Pivetti Qui sopra Sandro Meluzzi

Luoghi citati: Crema, Masi, Porcari