Il maiale del futuro: grande donatore di organi

Il maiale del futuro: grande donatore di organi XENOTRAPIANTI Il maiale del futuro: grande donatore di organi TRAPIANTI d'organo: una tecnica medica ormai accreditata dai successi ottenuti in ogni parte del mondo. Ad essa si aggrappano, quotidianamente, come unica possibilità di salvezza, migliaia di persone. Ma da sempre i trapianti sono ostacolati da un problema grave, talora insormontabile: la drammatica scarsità di organi umani, che provoca angosciose attese e tante tragedie. Da qui il crescente interesse per la possibilità di utilizzare organi di altre specie (xenotrapianti). In cima alla lista dei potenziali «donatori» c'è il maiale, specie animale su cui da tempo si è concentrata l'attenzione dei ricercatori. In realtà, considerata la vicinanza filogenetica, i più idonei sarebbero i primati non umani (in particolare scimpanzé e babbuino), che offrono il non trascurabile vantaggio di non dare troppi problemi di rigetto acuto. Ma il loro impiego si scontra con due ordini di difficoltà. Innanzi tutto la questione etica: le scimmie hanno un certo grado di consapevolezza, con elevata capacità di sofferenza. Il loro utilizzo susciterebbe una catena di reazioni che gli stessi sperimentatori giudicano quasi impossibili da governare. Si tratta inoltre di animali in pericolo di estinzione e quindi protetti. L'altra ragione, in parte collegata alle prime, è che si tratta di specie con un numero ridotto di individui e con fertilità molto bassa nei soggetti tenuti in cattività. E' impensabile quindi che possano costituire serbatoi sufficienti per fornire un contributo risolutivo alla carenza di organi da trapiantare. Non mancano poi riferimenti ai rischi sanitari, legati alla possibile presenza in questi animali di virus patogeni per l'uomo. Il suino rimane quindi la fonte più promettente di organi per i trapianti nell'uomo. Nel suo caso il largo utilizzo per l'alimentazione umana modifica la percezione della questione etica. Dal punto di vista applicativo, poi, è una specie quasi ideale: è molto prolifico, cresce rapidamente, ha costi di allevamento contenuti anche quando si producono i soggetti cosiddetti Spf, privi di agenti patogeni specifici. Sotto il profilo fisiologico il maiale ha diverse affinità con l'uomo anche se si tratterebbe sempre di un trapianto «discordante», cioè tra soggetti di specie filogeneticamente abbastanza distanti, con conseguenti problemi di doppio rigetto, umorale e cellulare. Si tenta di ovviare all'inconveniente del rigetto impiegando forti dosi di sostanze sintetiche o naturali, che agiscono come immunosoppressori. Tuttavia i rischi non mancano perché questo intervento, alterando il sistema di difesa dell'individuo che riceve il trapianto, può causare complicanze di tipo infet¬ tivo e anche neoplastico. Si è anche cercato di produrre maiali transgenici, privi dell'antigene responsabile della maggior parte degli anticorpi naturali dell'uomo contro l'endotelio vascolare del maiale. La sua eliminazione permetterebbe anche di ridurre considerevolmente l'importanza del rigetto umorale. Ma anche nella produzione di animali transgenici finalizzati ai trapianti d'organo non mancano le riserve. Un certo grado di modificazione genetica nei suini è accettato dagli animalisti a condizione però che non si provochino sofferenze negli animali, che non perdano l'identità di specie e, soprattutto, che esista un documentato beneficio per l'uomo. In ogni caso, alla luce delle attuali conoscenze, gli xenotrapianti paiono possibili solamente con alcuni limiti. Infatti, mentre sembra realizzabile la sostituzione funzionale di organi come il cuore e i reni, che giocano un ruolo «fisico-chimico» piuttosto che di sintesi proteica, per il fegato e il pancreas, invece, la strada da percorrere è senza dubbio più complessa. Anche se, considerati l'impegno e gli investimenti nelle ricerche, gli scienziati ritengono che nel giro di una dozzina di anni il ricorso agli xenotrapianti possa risolvere il problema della carenza d'organi. Mario Valpreda

Persone citate: Mario Valpreda