La guerra delle mele copiate

La guerra delle mele copiate La Cina all'attacco del mercato Usa con le «californiane» false La guerra delle mele copiate SWASHINGTON OFTWARE, cassette-video, computer. I cinesi sono maestri riconosciuti nell'arte della contraffazione di prodotti industriali. Soprattutto prodotti americani, per la disperazione dell'amministrazione Clinton, che da anni ormai tenta invano di arginare il fenomeno. Ma l'audacia dei cinesi non ha limiti e adesso si spinge fino alla contraffazione di prodotti ortofrutticoli made in Usa. In particolare delle pregiatissime mele della California e dello Stato di Washington, che vengono vendute con tanto di nobile etichetta e a prezzi da furto. Gli agenti segreti dei produttori americani hanno scoperto a Taiwan migliaia e migliaia di casse dirette al mercato americano piene di mele con etichette fasulle che non avevano affatto l'aria delle celebri Red Delicious della California e di Washington. Le mele erano in realtà cinesi - un sotto-prodotto chiamato Fuji. Coltivate segretamente in qualche pianura soleggiata della Cina, le finte Red Delicious erano state trasportate clandestinamente a Taiwan (dove l'import di mele dalla Cina è proibito). Lì dovevano rimanere stoccate ancora un po' per poi essere rovesciate sul mercato asiatico e americano. La Washington Apple Commission ha già fatto causa ai cinesi, ed ha assoldato un piccolo esercito di ispettori per vigilare su eventuali traffici sospetti tra la Cina e Taiwan. «Per ora il pericolo è stato scongiurato», dicono alla commissione. Anche perché a quanto pare i trafficanti non disponevano di impianto di refrigerazione. «Ma se non stiamo attenti l'autunno prossimo rischiamo di essere sommersi da un'altra mareggiata di mele Fuji». Andrea di Robllant

Persone citate: Clinton, Fuji, Red Delicious