«Sono paure immotivate» di R. Cri.

«Sono paure immotivate» «Sono paure immotivate» Gli scienziati: si informi meglio noi non produciamo orrori ROMA. Dario Fo lascia perplesso b mondo scientifico. «Non vedo la ragione di tutte queste paure», ha detto b direttore del progetto finabzzato Biotecnologie del Cnr, Antonio De Flora, commentando gb attacchi del Premio Nobel della letteratura al progetto di normativa europea. «Credo - ha aggiunto l'esperto - non sia assolutamente possibile fare alcun tipo di brevetto sul corpo umano. Invece si può, con i dovuti controlb, brevettare geni umani modificati per combattere malattie ereditarie. Brevetti in questo campo sono più che positivi». Nulla da temere, ha spiegato De Flora, nemmeno dai brevetti biotecnologici nel campo deb'agricoltura, che «permettono la modificazione genetica di piante utih in modo da difenderle da malattie, parassiti o stress di tipo ambientale. E' soltanto un modo per migborare la produttività agricola». Le violente reazioni contro la ricerca, come quebe promosse ieri da Dario Fo a Strasburgo, secondo De Flora sono «facih da fare, soprattutto da parte di chi è digiuno di scienza. Non è giusto rivolgere accuse gratuite e non scientificamente documentate. Il 95% degb scienziati lavora in condizioni estremamente difficib, tanto da rendere i ricercatori molto simih a missionari». Nemmeno b mondo deb'mdustria biotecnologica comprende gb attacchi del Nobel. Secondo il presidente debe aziende biotecnologiche (Assobiotec), Alberto Valvassori, ab'origine debe proteste contro la legge europea sui brevetti «c'è forse la presunzione che "brevetto" significhi accaparramento di invenzioni. Il brevetto stabihsce sempbcemente il diritto di proprietà intebettuale grazie al quale altri non possono copiare invenzioni. E' la condizione bidispensabbe perché un'azienda riesca a tradurre i risultati deba ricerca in innovazioni industriali». Basti pensare, ha proseguito Valvassori, che in media lo svbuppo di un prodotto farmaceutico, biotecnologico o meno, arriva a costare oltre cinquecento mihardi. «Per investimenti del genere ha rilevato ancora Valvassori - si devono prevedere possibbità di recupero e b brevetto dà il diritto aba proprietà deb'invenzione per un certo numero di anni. Non è possibbe impostare ima ricerca senza che ci sia un brevetto, perché tutti potrebbero copiarla», [r. cri.]

Persone citate: Alberto Valvassori, Antonio De Flora, Dario Fo, De Flora, Valvassori

Luoghi citati: Roma, Strasburgo