Voyager 1 dentro l'infinito di Piero Bianucci
Voyager 1 dentro l'infinito La sonda Nasa è l'oggetto più lontano dalla Terra: 10,4 miliardi di chilometri Voyager 1 dentro l'infinito DA ieri Voyager 1, navicella spaziale che la Nasa lanciò il 5 settembre 1977, è l'oggetto che più di ogni altro si sia allontanato dalla Terra: si trova a 10,4 miliardi di chilometri da noi, 27 mila volte la distanza della Luna. Filando a 17 chilometri al secondo, ieri ha superato il Pioneer 10, che pure era partito 4 anni prima e che fino a lunedì deteneva il record. Da un pezzo Voyager 1 ha lasciato dietro di sé Plutone, il pianeta più remoto. Dove sta andando? Non si può ancora dire che abbia conquistato lo spazio interstellare. Per adesso attraversa la «Cintura di Kuiper», una regione dove incrociano grandi asteroidi ghiacciati. Poi si tufferà nella «Nube di Oort», una riserva di 100 miliardi di comete che avvolge il sistema solare. Del Sole, il Voyager, oltre alla luce sempre più fioca, percepisce ancora il vento di particelle nucleari che la nostra stella spande intorno a sé come un profumo. E ce ne invia notizie con la sua piccola radio¬ trasmittente, la cui potenza è paragonabile a quella di una lampadina. Lo farà fin verso il 2018, quando il generatore nucleare si esaurirà. Sempre che la Nasa, per motivi economici, non interrompa prima il collegamento. Il 31 marzo dell'anno scorso questa sorte è già toccata a Pioneer 10, prima eutanasia di una sonda spaziale Con a bordo 105 chili di strumenti scientifici, Voyager i il 5 marzo 1979 raggiungeva Giove e scopriva le eruzioni della sua luna Io; poi faceva rotta su Saturno, che ha fotografato il 12 novembre 1980. Da quel giorno punta allo spazio profondo, ma occorreranno 100 mila anni perché possa arrivare vicino a un'altra stella. Con sé ha un disco dorato che porta notizie dell'umanità: brani musicsli (Mozart, jazz, rock), sciabordio di onde, cinguettii, lo schiocco di un bacio. Perché E.T., nell'eventualità di un incontro, sappia che siamo amici. Piero Bianucci
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