Arriva l'auto che si guida senza mani di Bruno Gianotti

Arriva l'auto che si guida senza mani Presentato al salone Europolis di Bologna, dovrà favorire il «diritto alla mobilità» Arriva l'auto che si guida senza mani Dalla Fiat il sistema «pedal» in aiuto ai disabili BOLOGNA DAL NOSTRO INVIATO La negazione del diritto alla mobilità: è un grande rischio degli anni 2000. Incombe su 900 mila disabili italiani, 50-60 milioni di europei, 38 milioni di americani. L'Organizzazione mondiale della sanità stima in circa 500 milioni nel mondo le persone a ridotta capacità motoria, per l'Italia 3,5 milioni con un incremento valutato in 150 mila ogni anno. Sono cifre destinate a raddoppiare nei prossimi vent'anni con la presenza di un gran numero di anziani che perdono gradualmente la capacità di muoversi. E c'è un altro rischio grave, la «doppia negazione» al diritto di muoversi: «Non solo l'impossibilità di muoversi con le proprie gambe, ma il progressivo isolamento causato dalla telematica, dai mezzi elettronici che spingono verso soluzioni domestiche per le principali mansioni della vita quotidiana» denuncia Franco Bomprezzi, giornalista, disabile a Bologna dai microfoni del convegno «Mobilità, un diritto per tutti». Bomprezzi avverte: le autostrade telematiche, da risorsa aggiuntiva di libertà e di socializzazione, potrebbero trasformarsi in prigioni dorate di movimento virtuale. Bomprezzi cita le multinazionali dell'informatica che hanno sviluppato programmi speciali. E cita la Fiat che tre anni fa ha creato un progetto che punta all'opposto, ad aiutare il disabile e l'anziano ad uscire dalla «gabbia dorata», il progetto autonomy si basa su un'idea di fondo, la «via sperimentale» alla mobilità per tutti. La Fiat ha cominciato nel '95, sotto l'occhio critico delle associazioni dei disabili a produrre auto speciali, a prevedere soluzioni e mo difiche particolari: sedili girevoli per facilitare l'accesso, pedane mobili, sterzo a pedaliera, acceleratore ad anello elettronico sul volante, cinture di sicurezza automatiche. Ma non si è limitata all'auto, ha pensato molto anche al trasporto pubblico, ad autobus «ad inginocchiamento laterale» e tram con pianale ribassato, treni con piattaforma elevatrice. Ma pensa anche al piccolo trattore da giardino con accesso facilitato o co mandi speciali, alla mietitrebbia con l'elevatore per la persona anziana e il joy-stick modello videogioco al posto del volante. Il tutto integrato dal l'elettronica Magneti Marelli, che of- fre tra l'altro un pulsante per le chiamate d'emergenza. Proposte reali, innovazioni che si possono provare direttamente a Bologna al Salone Europolis. «La natura dell'impresa - ha spiegato l'amministratore delegato del Gruppo Fiat Paolo Cantarella - è quella di operare nel mercato e secondo logiche rigorosamente economiche, per soddisfare i bisogni umani. Proprio per questo da anni ci occupiamo di questioni che sono strettamente legate al nostro "core business" e appartengono, al tempo stesso, ah'ambito del sociale come la tutela dell'ambiente, la sicurezza, la mobilità. Affrontare tali questioni è una necessità imprescindibile del nostro mestiere. Per noi anziani e disabili sono clienti come tutti gli altri, che esprimono la stessa domanda di mobilità e hanno lo stesso diritto di vederla soddisfatta». Ma il problema non è soltanto scegliere l'auto e acquistarla. La Fiat, con Autonomy, un vero e proprio piano sociale, allestisce «dalla nascita» le vetture (Bravo, Brava, Marea e Palio Weekend) con le apparecchiature speciali (13 mila vendute nel '97). L'ultimo nato è il sistema «pedal», rivolto a chi non ha l'uso delle mani, che consente di guidare l'auto soltanto con gli arti inferiori. L'azienda torinese ha in funzione 11 centri specializzati (che si appoggiano ad autodromi o piste), che diventeranno presto 13 e - anticipa Cantarella - «stiamo lavorando assieme alle autorità pubbliche per poter ottenere direttamente in quei centri la patente speciale. Allora da iniziativa privata, si trasformeranno in una sorta di joint-venture pubblico-privato a beneficio dei disabili». Un messaggio chiaro per il ministro della Solidarietà Sociale Livia Turco. E la risposta non si è fatta attendere, dai microfoni di Bologna. Livia Turco ha ricordato l'abbattimento dell'Iva sull'acquisto di auto speciali dal 20 al 4% e la deducibilità del 19% delle spese, fino a 35 milioni. Ma soprattutto il rninistro ha ricordato che quello della Fiat è un intervento «ottimo» e questo è il momento di pensare ad interventi assistenziali «con programmi sperimentali e innovativi, con il sostegno dell'iniziativa privata, con nuovi alleati e nuovi partner». Bruno Gianotti La Turco: previsti incentivi all'acquisto Cantarella: attenti all'ambito del sociale Sopra: l'amministratore delegato della Fiat, Paolo Cantarella. A sinistra: il sistema di guida «pedal» presentato ieri a Bologna

Persone citate: Bomprezzi, Brava, Franco Bomprezzi, Livia Turco, Palio Weekend, Paolo Cantarella

Luoghi citati: Bologna, Italia