Uccide a coltellate fa rivale in amore

Uccide a coltellate fa rivale in amore Arezzo: a morire è stata la consorte dell'uomo conteso. La omicida: mi sono difesa Uccide a coltellate fa rivale in amore La lite tra moglie e amante finisce nel sangue AREZZO. Una lite improvvisa, ma forse non casuale. Una coltellata alla mano della rivale in amore che reagisce con vigore, disarma chi l'ha aggredita e con il medesimo coltello, resa cieca dalla rabbia e dal dolore, vibra fendenti su fendenti finché Anna Maria Ungheria, 47 anni, non stramazza a terra senza vita in un lago di sangue Teatro di quello che appare come un classico delitto passionale, Montevarchi, un grosso centro del Valdarno tra Arezzo e Firenze. Ad affrontarsi in un singolare duello rusticano due donne che, pare, si dividessero lo stesso uomo: una come moglie, l'altra come amante. Secondo la ricostruzione fatta dal medico legale il delitto sarebbe avvenuto nel primo pomeriggio di mercoledì, ma i carabinieri lo hanno scoperto solo in serata. Ora Silvia Viti, 29 anni, sposata, madre di un bambino, presunta omicida, è ricoverata e piantonata in stato di fermo all'ospedale di Montevarchi: nella colluttazione ha avuto un tendine della mano tagliato da un colpo del coltello con il quale avrebbe poi ucciso chi, probabilmente, l'aveva aggredita. Nelle prossime ore il magistrato deciderà se tramutare il fermo in arresto con l'accusa di omicidio. La donna pare intenda sostenere di aver agito per legittima difesa. Omicida e vittima si conoscevano da tempo. Silvia Viti, che abita a Castelfranco di Sopra ma è titolare di un'agenzia immobiliare nel centro di Montevarchi, aveva adtlirittura affittato i locali al terzo piano sopra i suoi uffici, per farci un pied-a-terre, proprio da Amia Maria Ungheria, la donna con il cui marito, l'imprenditore edile Antonio Giannetto (la coppia con i due figli abita in una villetta nel Comune di Pian di Scò), pare intrattenesse una relazione. Mercoledì la moglie tradita si è presentata alla rivale chiedendo la restituzione di alcuni mobili antichi lasciati nei locali ceduti in locazione. Le due, mentre salivano con l'ascensore, avrebbero cominciato a discutere animatamente fino al momento in cui Anna Maria Ungheria ha tirato fuori un coltello e si è avventata contro Silvia Viti col¬ pendola alla mano. Questa, però, è riuscita a disarmarla impossessandosi dell'amia e cominciando a sua volta a colpire più e più volte. La vita di Amia Maria si è spenta sotto le coltellate di Silvia che, accortasi di averla uccisa, ha infilato 0 cadavere in un sacco di nylon, probabilmente proponendosi di farlo sparire in qualche modo al calare dell'oscurità. La donna si è anche resa conto di stare perdendo molto sangue dalla ferita alla mano, così si è ricomposta alla meglio e si è precipitata al pronto soccorso dell'ospedale per farsi medicare. Da lì ha telefonato ai vicini cercando di rassicurarli: «Non vi preoccupate per le tracce di sangue nell'ascensore e lungo le scale - avrebbe detto - mi sono tagliata accidentalmente ed ho sporcato, ma appena torno provvedere io a pulire». Di sangue in giro, però, ce n'era davvero troppo e, sospettando qualcosa, gli mqullini hanno telefonato ai carabinieri. Francesco Matteini

Persone citate: Anna Maria Ungheria, Antonio Giannetto, Francesco Matteini, Silvia Viti

Luoghi citati: Arezzo, Castelfranco Di Sopra, Comune Di Pian Di Scò, Firenze, Montevarchi, Ungheria