E l'Iran sobilla la Turchia

E l'Iran sobilla la Turchia E l'Iran sobilla la Turchia ONICOSLA RA che il partito islamico turco «Refah» è stato messo fuori legge (dal 16 gennaio scorso) l'Iran teme di perdere l'influenza che esercitava sulla Turchia. Il Refah veniva utilizzato da Teheran come piattaforma per influenzare la politica interna turca e rafforzare l'ideologia islamica nel Paese. Nell'ultima settimana di gennaio, in base alle valutazioni e ai suggerimenti dell'intelligence di Teheran riguardo al futuro dell'attività iraniana nel teatro turco, il Consiglio di sicurezza nazionale diretto dal presidente Khatami ha adottato la decisione di continuare ad assistere il partito di Erbakan, o qualunque gruppo politico islamico che gli succeda. Lo scopo è realizzare il programma di «islamizzazione del Bosforo» portato avanti dai servizi segreti iraniani. Ciò richiede di rafforzare la presenza islamica in Turchia, tramite il supporto economico al «partito del Benessere» (Refah) e le forniture militari clandestine all'organizzazione terroristica turca «Hizballah». Inoltre il Consiglio nazionale di sicurezza ha stabilito che il nuovo ambasciatore iraniano ad Ankara, Mohammad Husayn Lavassani, sarà responsabile dei contatti con la leadership del Refah e riferirà regolarmente sulla sua situazione e i suoi bisogni. La decisione iraniana è stata comunicata a Erbakan all'inizio di febbraio in un meeting segreto presieduto dal console generale provvisorio a Istanbul. A rappresentare alla riunione l'ex primo ministro Erbakan è stato Tekdal Ahmet, vice segretario del Refah. In quest'occasione il console iraniano ha detto con enfasi che Teheran continua a vedere nel Refah un punto fermo della sua politica e che il Paese degli ayatollah è pronto ad incrementare l'assistenza finanziaria al partito. E' stato deciso che i fondi trasferiti al Refah saranno depositati in conti bancari privati di attivisti del partito, per rendere difficile alle autorità turche individuare le fonti dei depositi e confiscare i beni del partito del Benessere. Il console iraniano ha chiarito a Tekdal che questi fondi potranno essere destinati unicamente alle spese correnti del partito: pagare gli stipendi ai funzionari, finanziare convegni islamici e attività varie e tenere in piedi le infrastrutture del Refah (uffici, automobili, scuole, centri sociali islamici eccetera). Alan Poweil

Persone citate: Erbakan, Khatami, Mohammad Husayn Lavassani, Tekdal Ahmet

Luoghi citati: Ankara, Iran, Istanbul, Teheran, Turchia