Necci: non rispondo di R. Cri.

Necci: non rispondo Necci: non rispondo Anche Squillante tace «Mi difenderò sui media» he fanno riportati massima 0 e 16,00ssione io (per la di alcune olzano, percorrenza. PERUGIA. Lorenzo Necci si è avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio svoltosi ieri davanti al gip Giuseppe Petrazzini. L'ex amministratore straordinario delle Ferrovie, agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sulla Tav, si è limitato a esprimere «amarezza» per la vicenda che lo vede protagonista. Ha inoltre affermato di condividere la scelta dei suoi difensori, gli avvocati Paola Balducci ed Alfonso Stile, i quali ieri non erano a Perugia, di rinunciare al mandato difensivo per protesta. Necci si è quindi allontanato dall'aula e, sorridendo, ha detto ai giornalisti: «Anche con voi mi avvalgo della facoltà di non rispondere». Necci ha anche taciuto durante il successivo confronto con Emilio Maraini, ex presidente della Italferr, presenti i sostituti Fausto Cardella e Silvia Della Monica e lo stesso capo della procura Nicola Minano. Sono stati i suoi nuovi difensori a spiegare le motivazioni di questo atteggiamento: «Non rispondiamo su cose sulle quali non siamo preparati: abbiamo appreso adesso del confronto disposto dalla Procura», ha detto l'avvocato Marco Franco. «Necci - ha proseguito - non ha alcuna difficoltà a rispondere: chiede solo di poter esaminare, con la difesa, la documentazione a sostegno delle contestazioni che gli vengono mosse. Documentazione che, a tutt'oggi, benché richiesta non è ancora in nostro possesso. La tesi, poi, - ha aggiunto - di un presunto intento intimidatorio nei confronti della classe politica risulta tanto fantasiosa quanto ridicola, per non pensare a una ennesima strumentalizzazione». Nel pomeriggio, davanti al gip Petrazzini, è stata quindi la volta dell'ex capo dei gip romani Renato Squillante. E anche stavolta ha prevalso la linea del silenzio. Squillante si è limitato ad annunciare che d'ora in poi si difenderà attraverso gli organi d'informazione. A spiegare la strategia difensiva è stato l'avvocato Oreste Flammini Minuto: «Squillante - ha affermato il legale - si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha chiesto di depositare una dichiarazione di cinque pagine fitte con la quale contesta le accuse. Conclude questa memoria dicendo che non intende dialogare con chi lo priva della libertà in maniera infondata e illegittima. Squillante - ha aggiunto - ha anche annunciato di avere già trasmesso agli organi di stampa quello che aveva da dire. Dopo due anni di rigoroso silenzio che sperava gli giovassero, Squillante deve constatare con amarezza che ancora una volta viene accusato anche pubblicamente, nel senso che le accuse finiscono regolarmente su tutti i mass media. Il mio cliente in qualche modo ha detto e ha fatto capire di essersi stancato. Ha così deciso di difendersi a sua volta pubblicamente». Arriveranno memoriali e documenti? gli è stato chiesto. «Penso di sì, ma non lo so esattamente - ha risposto Flammini Minuto - perché un avvocato non può gestire questi aspetti con dei clienti come Squillante». Il legale ha invece escluso che in questa fase dell'inchiesta si possa fare un confronto con gli altri indagati, in particolare con Pier Francesco Pacini Battaglia, che nelle conversazioni intercettate afferma più volte di avere pagato l'ex capo dei gip romani. [r. cri.]

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