«Giusto reintegrare le sostanze perse» di S. Man.

«Giusto reintegrare le sostanze perse» «Giusto reintegrare le sostanze perse» L'esperto: ma basterebbe un'alimentazione completa «Fortificare un alimento ha senso in un solo caso: quando gli si restituiscono le vitamine che ha perso nei moderni sistemi di lavorazione». Il professor Michele Carruba, esperto di nutrizione clinica, critica l'integrazione indiscriminata dei cibi. Professore, facciamo un esempio? «Prendiamo un alimento di uso molto comune come il latte. La scrematura porta a una riduzione del contenuto di vitamina D, che è hposolubile. In questo caso, l'integrazione serve a restituire al latte il suo contenuto vitaminico originario. E' mutile, invece, aggiungere a un biscotto le vitamine che normalmente non ha». Si dice che anche la frutta perda molte delle sue proprietà fra il momento della raccolta e quello del consumo. «E' vero: un'arancia matura appena raccolta ha fino a quattro volte più vitamine di quella del supermercato, che viene immagazzinata acerba». Ma non si può aggiungere vitamina C a un'arancia: ha dunque senso assumerla con una compressa? «Occorre distinguere. L'integrazione ha due scopi: preventivo o curativo. Il primo interessa soggetti in particolari condizioni fisiologiche, come le donne durante l'allattamento o la gravidanza, gli sportivi e gli anziani, o coloro che "commettono peccati", cioè fumano, si sottopongono a diete dimagranti oppure, più semplicemente, mangiano male. Pensi agli uomini nella terza età: rimasti vedovi, imparano a cucinare pochi piatti e non variano come dovrebbero la loro dieta. Se l'alimentazione non è completa, ci possono essere carenze da compensare». Con i cibi fortificati? «No, con gli integratori multivitaminici e multiminerali, che offrono una copertura completa. Il parere del medico non è fondamentale e il rischio di sovradosaggio è mi¬ nimo, perché il contenuto di questi prodot ti è ben equilibrato». Qunad'è che invece l'integrazione è curativa? «Quando ci sono sintomi di carenza. In questi casi il soggetto deve rivolgersi al medico, che accerta la carenza e consiglia la vitamina o il sale minerale che non viene assunto in quantità sufficiente. L'integra zione deve essere quotidiana, in quanto il nostro organismo, soprattutto nel caso delle vitamine idrosolubili come la C, elimina rapidamente gli eccessi». Il fai da te è pericoloso? «Può esserlo. Le faccio un esempio: negli Stati Uniti è di moda lo zinco e milioni di persone lo prendono, senza sapere che così facendo assimileranno meno magnesio e meno calcio. Lo ripeto: meglio il multivitaminico. E, meglio ancora, un'alimentazione completa, che elimina completamente la necessità di integrare». [s. man.]

Persone citate: Michele Carruba

Luoghi citati: Stati Uniti