Il treno sbaglia binario

Il treno sbaglia binario Il treno sbaglia binario Errore negli scambi per il Torino-Livorno ALESSANDRIA DAL NOSTRO INVIATO Se un automobilista sbaglia strada lo si può incolpare di negligenza e anche di disattenzione. L'imperizia, determinata dal caos delle grandi città, e forse una situazione particolare, servono per giustificarlo e anche assolverlo. Ma se a sbagbare strada è un treno, abora è chiaro che qualcosa proprio non ha funzionato. E se poi questo treno, adatto a lunghi percorsi, si trova su una linea secondaria, va da sé che la situazione diventa drammatica. E' accaduto ieri ab'Interregionale Torino-Livorno, par¬ tenza da Porta Nuova alle 12 e 25 minuti, con prime fermate ad Asti e Alessandria. Circa cinquecento i passeggeri, quasi tutti con destinazione sulla prima tratta, fino a Genova Brignole. Il convoglio è in orario, d'altronde ha lasciato da poco la stazione di Torino. Arriva a Trofarello e cambia strada: non punta verso Asti, ma verso Savona e Cuneo. Qualcuno in stazione si è dimenticato di azionare lo scambio e il macchinista non ha prestato attenzione e si è addentrato, anziché verso le cobine del Monferrato, verso la pianura tra le province di Torino e Cuneo. Se ne accorge un ferrovie¬ re, che lancia l'allarme. Pochi minuti e nasce la confusione, prima che anche macchinista e capotreno si accorgano dell'errore. Fermata di emergenza a Villastellone, piccola stazione, due soli binari e nessuna possibilità di manovra. Si riparte per Carmagnola e l'Interregionale finisce su un binario morto. Il tempo tecnico per sganciare il locomotore e portarlo in coda e si riparte, tornando ovviamente indietro, verso Torino. Nuova fermata, questa volta a Trofarello e sobta trafila tecnica: il locomotore torna a fare manovra e riprende b suo posto davanti al convoglio. Si torna in viaggio, e questa volta sul binario giusto, verso Asti. Sono le 13 e 16 minuti, a quest'ora il treno avrebbe già dovuto essere fuori dalla stazione di Alessandria. E i 500 del Torino-Livorno? Avviliti, esausti, senza parole, con il sorrisetto ironico di chi sa che non può farci proprio nulla. E le Ferrovie? Da Torino giungono poche parole: «Non è una situazione edificante, e chiaro che è stato sbagliato l'instradamento del convoglio e anche se mettiamo in viag gio, nel solo Piemonte, mille treni al giorno, non è una giustificazione». Poteva accadere un incidente, uno scontro, una strage? «Assolutamente. La sicurezza della circolazione non si discute. L'unica cosa che possiamo fare è chiedere scusa a tutta la clientela. Adesso ab biamo aperto un'inchiesta e vedremo che cosa è davvero accaduto». Fiorenzo Panerò

Persone citate: Fiorenzo Panerò