«Il cellulare in aereo? E' reato»

«Il cellulare in aereo? E' reato» Disposizione del ministero: via dai jet anche telecamere, compact e calcolatori «Il cellulare in aereo? E' reato» Si rischia l'arresto fino a 3 mesi TORINO. Via dagli aerei i cellulari, videogiochì, telecamere, compact disc, persino i calcolatori portatili. Da oggi, chi li tiene accesi durante il volo commette un reato. Il ministero dei Trasporti ha deciso per la linea dura: una circolare inviata a tutti gb" aeroporti avverte che chi porta un telefonino acceso o un altro dispositivo elettronico in aereo rischia d'ora in poi l'arresto fino a 3 mesi. Viola l'articolo 1235 del Codice della navigazione, che punisce «chiunque non rispetta le disposizioni impartite dall'autorità riguardo alla sicurezza della navigazione». La disposizione firmata da Civilavia (cioè dal ministero) mette fine a mesi di polemiche, di discussioni sui rischi che le onde elettromagnetiche possono arrecare soprattutto in fase di decollo e di atterraggio degli aerei. La decisione romana arriva anche in seguito alla costante pressione del procuratore aggiunto Raffaele Guariniello, che da circa un anno ha aperto un'inchiesta proprio sulla sicurezza in volo e che ha mandato sotto processo l'amministratore delegato dell'Alitalia contestandogli mi atteggiamento troppo «morbido» in tema di telefonini. L'indagine era partita da un atterraggio di Capodanno 1996 a Caselle: il pilota automatico era andato in tilt e si era messo sotto accusa un telefonino. Non era «colpevole», accertarono gli esperti. Ma il magistrato scoprì che dal 1993 in poi si erano verificati in tutto il Paese molti «incidenti» simili a quello, e sempre per colpa di interferenze elettromagnetiche. L'indagine di Guariniello trovò prosebti anche al ministero dei Trasporti, che avviò una serie di accertamenti. Commentò il magistrato: «An¬ che loro sono preoccupati per la situazione che si è creata negb aeroporti itabani a causa di telefonini e altri dispositivi elettronici». Così, tutti i piloti furono invitati a segnalare «qualsiasi inconveniente tecnico registrato durante il volo con ripercussioni anche momentanee sugb strumenti di bordo». Furono modificati anche gb annunci rivolti ai passeggeri prima del decoUo e deU'atterraggio: non più inviti generici, ma imposizioni precise. La situazione migliorò. Ma solo in parte. Guariniebo: «Le compagnie itabane temevano forse di perdere terreno nei confronti debe concorrenti stranie¬ re, a causa debe restrizioni sui nostri vob». E ora è arrivata la dura circolare del ministero a tutte le direzioni aeroportuab, che dovranno a loro volta informare le compagnie aeree. Tre i punti importanti del provvedimento. Primo. Chi tiene b telefonino acceso (o altro gioco elettronico) rischia l'arresto, b sequestro e la confisca del cellulare. Secondo. Il comandante dell'aereo è ufficiale di polizia giudiziaria (secondo b Codice deba navigazione) per tutti i reati commessi a bordo e ha l'obbbgo di denunciarb. Altrimenti commette un'omissione di denuncia. Infine, tutte le compagnie aree de¬ vono segnalare ai passeggeri che U clima è cambiato, informandob delle sanzioni in cui possono incorrere. Ancora Guariniebo: «La Lufthansa utibzza un metal detector per individuare i ceUulari a bordo. Ora anche l'Abtaba lo sta sperimentando. Ma non basta. C'è un decreto del nùnistero delle Poste del '95, che impone abe case costruttici di telefonini di scrivere nebe istruzioni una specifica avvertenza: "Spegnetelo sub'aereo"». Finite, le precauzioni anti-cebulare? No. Chi insiste, e lo tiene acceso, rischia anche di vedersi annubare b contratto da Omnitel e Tim. [n. pie.] Telefoni vietati sugli aerei

Persone citate: Guariniello, Raffaele Guariniello

Luoghi citati: Torino