Soffiantini: erano pronti a uccidermi

Soffiantini: erano pronti a uccidermi Caccia ai rapitori in Toscana. Polemica sul capobanda scarcerato per buona condotta Soffiantini: erano pronti a uccidermi «Otto mesi in catene, trattato come una bestia» BRESCIA. «Mi hanno detto "adesso si va a casa", ma io ero certo che mi avrebbero ucciso». Giuseppe Soffiantini, a poche ore dalla liberazione, racconta i suoi otto mesi di prigionia nelle mani della banda di sequestratori. E mentre Soffiantini racconta, scoppiano le polemiche. Il procuratore generale di Cagliari Pintus si scaglia contro il governo, «colpevole» di aver promosso il giudice che scarcerò (concedendo un permesso) Giovanni Farina, il superlatitante di questa inchiesta. Gli ha risposto il ministro Flick: quel giudice ha solo applicato la legge. E ha aggiunto che dovranno essere apportati dei correttivi alla legge sui benefici per quanto riguarda i detenuti con precedenti per sequestro. Il ministro Napolitano ieri ha parlato di «un successo dello Stato»», per «aver salvato la vita dell'ostaggio, sulla base di un'iniziativa che è stata autorizzata dal magistrato». Ma altri hanno parlato di «totale débàcle delle strutture di sicurezza dello Stato» . Colonnello e Magri A PAG. 2

Persone citate: Flick, Giovanni Farina, Giuseppe Soffiantini, Magri, Napolitano, Pintus, Soffiantini

Luoghi citati: Brescia, Cagliari, Toscana