te 250 guerriere di Albione di Fabio Galvano

te 250 guerriere di Albione te 250 guerriere di Albione Inglesi pronte a esordire in prima linea LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'Inghilterra si sveglia scoprendo che per la prima volta, se ci sarà nei prossimi giorni o nelle prossime settimane una seconda guerra contro Saddam, schiererà anche donne in prima linea. La decisione di consentire al «gentil sesso» impieghi militari fino a ieri considerati troppo pericolosi - ma fanteria e reparti corazzati mantengono ancora una politica di porte chiuse - risale a qualche mese fa; ma è la crisi irachena a trasformare in realtà quella che fino a ieri era stata soltanto una novità «sulla carta». Saranno quasi 250 le donne nelle basi aeree e sulle navi che vengono considerate, per la posizione o per l'impiego, di prima linea: piloti di caccia, navigatori, osservatori d'elicottero e, naturalmente, marinai. Ma forse proprio perché sono alla loro «prima» in azione, la loro identità viene attentamente protetta: a differenza di quanto avviene nelle forze americane, dove le donne non sono nuove a un ruolo in prima linea e il loro contributo, anzi, viene pubblicizzato (33 mila furono coinvolte sette anni fa nella Guerra del Golfo, 11 furono uccise). «Abbiamo tre donne pilota di jet pronte al combattimento», ha detto un portavoce della Raf: «Non possiamo tuttavia dire se sono nel Golfo. Potrebbero essere occupate in esercitazioni in Inghilterra, o destinate a essere mobilitate in seguito. Non forniamo mai i nomi dei nostri piloti, uomini o donne, in momenti come questo». Ma si sa che nella base saudita di Al-Kharj ci sono sei Tornado della Raf e altri sei a Incirlik, in Turchia; e in quelle basi, accanto a 177 uomini, ci sono 12 donne. Per non parlare delle 110 donne sulla portaerei Invincible, da cui spiccano il volo i bombardieri Harrier che già volano sul territorio iracheno a Sud del 33° parallelo, e le 100 in arrivo sull'altra portaerei lllustrious. Ci sono donne sulla fregata Coventry e sul cacciatorpediniere Nottingham: tutte alla portata dei missili e delle armi batteriologiche di Saddam, se a tanto si arriverà. Sette anni fa c'erano soltanto 20 donne sulla Brilliant, ma la nave non era coinvolta nei combattimenti. Ora che le donne rappresentano il 13 per cento delle forze armate britanniche, l'Inghilterra scopre che - come le americane - anche loro potrebbero uccidere e morire, bombardare o essere fatte prigioniere. Non a caso le donne della Raf destinate a colpire dietro le linee di Saddam hanno avuto, come i loro colleghi maschi, un corso intensivo sulla «condotta dopo la cattura», con discussioni ma in qualche caso anche simulazione di tutto quello che può accadere, dalla tortura allo stupro. Sperando, naturalmente, che anche a questo non si arrivi nella battaglia con Saddam. Fabio Galvano LA RAF IN ARABIA SAUDITA E TURCHIA 6 Tornado a Incirlik (Turchia) 6 Tornado a Al-Kharj (Arabia Saudita 177 Uomini 12 Donne LA ROYAL NAVY NEL GOLFO Portaerei HMS Invincible 0 Sea Harrier 6 Harrier GR7 1090 Uomini 110 Donne HMS Coventry 260 Uomini 13 Donne Portaerei HMS lllustrious 8 Sea Harrier 6 Harrier GR7 1100 Uomini 100 Donne

Persone citate: Brilliant, Coventry, Raf

Luoghi citati: Arabia Saudita, Incirlik, Inghilterra, Londra, Turchia