Lamers di E. N.
Lamers Lamers «Roma merita piena fiducia» BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Onorevole Karl Lamers, lei è consigliere del cancelliere Kohl per i problemi europei e uomo chiave per le questioni italiane. Ha parlato a lungo con il ministro Ciampi, oggi, alla commissione Economia del Bundestag. Esiste ancora un «problema Italia», a Bonn? «Un problema per la verità esiste per tutti, perché la decisione sulla partecipazione all'Unione monetaria sarà presa soltanto a maggio. La visita di Ciampi è tuttavia un importante contribuito alla chiarificazione. E finora ha avuto successo: Ciampi ha portato fatti e dati, ci ha mostrato grafici. E i dati per la moneta unica sembrano essere in ordine». Ma la questione dei diritti passivi (som me non spese e riportate da un bilancio all'altro), un tema al centro di molte perplessità in Germania? «Ho l'impressione che i residui passivi siano soprattutto una questione tecnica, non una questione chiave, e che non si tradurranno in un onere di bilancio. Piuttosto, vorrei sottolineare che gli sviluppi più recenti conseguiti dall'Italia, quelli a partire dal '92, non sono stati spiegati nel modo giusto in Germania. Anche per questo la visita del ministro italiano è particolarmente importante». Ritiene che il risanamento italiano sia durevole, che l'obiettivo della stabilità sarà mantenuto nel tempo? «E' naturalmente il problema decisivo. E di questo problema abbiamo parlato a lungo e molto chiaramente, nei nostri colloqui. Ma pensiamo alla crisi di governo che si è sfiorata l'ottobre scorso, in seguito alle richieste di Rifondazione comunista. Quel partito è stato smentito dai suoi stessi elettori, sono stati loro a non volere la crisi: credo che la migliore garanzia sia questa, l'atteggiamento degh elettori italiani. Gh elettori italiani vogliono che il corso della stabilità sia mantenuto, e i politici sono tenuti a seguirlo». L'Italia merita dunque la piena fiducia dei partner europei, a cominciare dalla Germania? «E' un'altra domanda decisiva, per quanto riguarda la partecipazione dell'Italia aU'Unione monetaria. E credo che a questa domanda si possa rispondere con un sì». [e. n.]
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