Londra, scandalo della fortuna di F. Gal.

Londra, scandalo della fortuna Londra, scandalo della fortuna Si dimette il controllore della lotteria LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE La «fabbrica dei miliardari» è scossa. E anche se ieri sera la Lotteria inglese ha distribuito altre valigie di sterline, il suo tessuto è stato dilaniato; e ancor più la credibilità di chi, a nome del governo, deve tenerla d'occhio. Nella notte si è dimesso - o forse è stato silurato, dopo quattro ore di colloquio con il ministro della Cultura Chris Smith - il pubblico «regolatore», Peter Davis, accusato di non avere aperto abbastanza bene gli occhi. Era quanto voleva l'opinione pubblica; ma soprattutto quello che voleva Richard Branson. Il multimiliardario imprenditore inglese, celebre per il marchio «Virgin» (dai dischi alle bevande ai voli transatlantici) e che nei prossimi giorni ritenterà il giro del mondo in mongolfiera, era uscito lunedì vincitore da un processo contro l'azienda americana Gtech e il suo presidente Guy Snowden. Gtech è la principale azionista, della Camelot, l'azienda che tre anni fa ha vinto Vappalto per la lotteria inglese. Branson, che a suo tempo aveva proposto di gestire lui la lotteria, ma con una formula senza fini di lucro che avrebbe riversato ogni soldo nei montepremi e nelle opere di beneficenza, aveva accusato Snowden di avergh offerto una bustarella per uscire da quella gara. Snowden, di rimando, aveva accusato Branson di diffamazione. Il tribunale di Londra ha creduto a Branson, condannando la Gtech a un indennizzo di 100 mila sterline (quasi 300 milioni di lire), ma soprattutto condannando Snowden all'esilio da Camelot. Immediate, infatti, le sue dimissioni; e il nuovo «controllore» deve accertarsi che, neppure attraverso l'americana Gtech, egli possa trarre beneficio dagh utili della Camelot. Ma Branson, sull'onda del successo in tribunale, era stato impietoso: accusando il «controllore» dimissionario di non avergli dato retta quando gh aveva riferito del tentativo di corruzione. E' stato troppo, per il governo Blair, già alle prese con i faraonici utili della Camelot. «La credibihtà della lotteria è importante», ha detto un suo portavoce. Di qui la necessità di un repulisti. E Davis («Ho fatto solo il mio lavoro») ha pagato per tutti. [f. gal.]

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