Giustizia tra la polvere

Giustizia tra la polvere Quasi 300 impiegati lavorano in condizioni pericolose Giustizia tra la polvere Negli uffici finiti sotto inchiesta C'è una soluzione in arrivo per il servizio Unep, 270 persone divise in tre sedi, che si occupano di notifiche (penali e civili) esecuzioni e protesti cambiari. Nel giro di qualche mese una buona parte degli addetti Unep (ufficiali giudiziari, assistenti e coadiutori) saranno trasferiti negli ex uffici deUa conciliatura, in via Garibaldi: una struttura di due piani e quasi mille metri di superficie. Il primo trasloco nel giro di pochi giorni: mteresserà gli addetti dell'ufficio Unep di via San Domenico 10, che si occupano di notifiche civili. Quindi sarà la volta degli impiegati del settore esecuzioni. Per ultimi se ne andranno dalla sede al quarto piano di via Sant'Agostino quelli del Penale. I tempi dipendono dalla velocità di completamento dei lavori di sistemazione dello stabile. Nel frattempo, però, resteranno in funzione le vecchie sedi: strutture sulle cui condizioni la procura presso la pretura ha avviato un'indagine. «Negli ultimi dieci anni - spiegano Alessandro Coniglio e Carmine Sansone, delle rsu Cisal - il personale è piv che raddoppiato. E adesso si lavora in condizioni pazzesche». I guai sono tanti. Al quarto piano di via sant'Agostino, (Unep atti penali) in sei stanze lavorano un centinaio di persone: 10 ufficiali giudiziari, 75 assistenti e 27 coadiutori. Troppi. Senza contare che non ci sono scrivanie per tutti e ogni metro disponi¬ bile è stato utilizzato. Compreso lo spazio davanti alla scala di sicurezza interna, accanto all'ascensore. C'è un telefono per sala. «Con il quale - si lamenta Alessandro Coniglio - si possono fare telefonate solo in città. Se dobbiamo contattare un avvocato fuori Torino non sappiamo come fare». «Il fax - incalza Carmine Sansone - è stato sistemato solo da pochi giorni e la fotocopiatrice funziona solo fino alle 14,30, ovvero fino a quando negli uffici amministrativi ci sono le impiegate». In via San Domenico è anche peggio in quanto i locali sono frequentati anche dal pubblico. Non ci sono sale d'attesa per chi si presenta a ritirare un atto. Certe mattine anche riuscire a farsi sentire è mi guaio: «Si deve urlare». Al piano ammezzato del palazzo del tribunale, invece, c'è l'ufficio esecuzioni. Stessi problemi delle altre sedi: mancano le scrivanie e i locali sono angusti per ospitare tutta la gente che ci lavora. Ma qui c'è un guaio hi più, la sporcizia. «A volte dobbiamo pulirci da soli i pavimenti» dicono in coro impiegati e ufficiali giudiziari. Mancano i servizi igienici: c'è un solo bagno che devono dividersi i 40 impiegati (metà) uomini e metà donne) e il pubblico. Inoltre è piccolo e sporco: «Facciamo a turno per pulire anche quello». «Siamo raddoppiati e gli spazi disponibili sono sempre gli stessi» Ma tra pochi giorni inizierà il trasloco degli ufficiali giudiziari da via San Domenico in via Garibaldi I lavoratori stipati in pochi metri quadri in locali mansardati

Persone citate: Alessandro Coniglio, Carmine Sansone

Luoghi citati: Torino