Consulenti di sogni

Consulenti di sogni Consulenti di sogni Ritratto dei coniugi che suggeriscono i numeri MANTOVA. Dietro il colpo da 8 miliardi di 12 giocatori mantovani ci sono marito e moglie, Franco e Lucrezia, che fanno ima professione inusuale, i «ludologi» o anche i «consulenti di ricevitoria». Sono, più semplicemente, degli esperti di numeri e di giochi, professione che esercitano da dieci anni. I due «maghi» dei numeri abitano a Poggio Rusco, un Comune della Bassa Mantovana. Lui, Franco Bovina, 43 anni, è un po' infastidito dalla notorietà che gli è piombata addosso. Da due lustri fa previsioni e gira, un giorno qua e uno là, nelle ricevitorie della Bassa, da Mantova a Reggio Emilia, da Ferrara a Verona, per dare consigli ai giocatori. Così Franco e sua moglie Lucrezia Longhini, che di anni no ha 37, «servono» in esclusiva una ricevitoria per città. Vanno nel locale, si fermano un'oretta o due, danno consigli ai giocatori, preparano i sistemi da far giocare e campano con i compensi che i gestori delle ricevitorie danno loro per il servizio. Franco, che tiene una rubrica di previsioni del Lotto sul quotidiano «La Voce di Mantova», era già una celebrità locale. Ma adesso la fama si allarga e lui è restio a parlare di sé. Franco e Lucrezia sono anche gli autori di un libro in vendita nelle ricevitorie, un libro di previsioni per giocatori intitolato «Numero chiama numero». «Da dieci anni faccio questo lavoro, e settimanalmente con i miei consigli la gente vince. Certo, una vincita come quella di ieri non me la sarei immaginata». «Io studio - spiega -, prendo in considerazione determinati eventi e li collego ai numeri e so che a un determinato evento ne succede un altro, lavoro col computer ma sulla base di previsioni. Questo era un mio hobby, poi è diventato un lavoro». Franco, allora, tutti i giorni va in ricevitoria: «Sì - spiega perché il ricevitore chiama un esperto al servizio dei propri dienti. Il mio è un lavoro faticoso». Quando gli si chiede che peso abbiano la razionalità el'irrazionahtà nel suo lavoro, Franco è deciso: «Cinquanta e cinquanta, del resto la virtù sta nel mezzo». «Adesso spero che i vincitori si ricordino di me, almeno così cambio la macchina», dice, e ride. E se gli si chiede se, per se stesso, abbia mai vinto Franco risponde: «Non si può mangiare il vitello in pancia alla mucca». Come dire: se giocasse molto, il suo guadagno andrebbe a farsi benedire. «Ogni tanto gioco anch'io, ma solo al Lotto, e qualche volta ho anche vinto. Ma davvero piccole cifre». [r. cri) VINTI*S-f m) Massimo Creazzi titolare della ricevitoria in cui è stata giocata la fortunata combinazione del «cinque-t-1 » da 8 miliardi In alto il bar di Poncarale (Brescia) dove, due settimane fa, sono stati vinti 13 miliardi con il SuperEnalotto

Persone citate: Franco Bovina, Lucrezia Longhini

Luoghi citati: Brescia, Ferrara, Mantova, Poggio Rusco, Poncarale, Reggio Emilia, Verona