Un sexygate in Versilia Si dimette vicesindaco

Un sexygate in Versilia Si dimette vicesindaco Scappatella con una dipendente del Comune Un sexygate in Versilia Si dimette vicesindaco Scoppia lo scandalo, ilpds lo scarica Lui replica: «Atteggiamenti bulgari» LUCCA. Baffi imponenti, fisico bestiale, l'assessore galante dal fascino magnetico è stato brutalmente scaricato dal suo partito, il pds. La colpa? Quella più in voga in questi giorni, lanciata dall'America del sexygate clintoniano: una sospetta love-story proibita e condita con una trasgressione penalmente punibile. «Femme fatale» una modesta impiegata del comune di Massarosa, centro agricolo-industriale della provincia di Lucca. La disavventura è costata anche la poltrona di vicesindaco a Riccardo Marchetti, assessore all'Urbanistica che, dopo lo scandalo e le dimissioni obbligate, se n'è andato in vacanza a Cortina. Il «caso Marchetti» era scoppiato due mesi fa, quando l'assessore e la sua «carissima amica» erano stati sorpresi insieme dai carabinieri durante un controllo per assenteismo. Troppe le «vacanze» dell'impiegata, lontana dal Comune anche quando il registro delle presenze la segnalava regolarmente al sue posto di lavoro. Come quel fatidico giorno. I due, per la verità, uscirono separatamente da un appartamento di Lido di Camaiore, ma le indagini e le contestazioni dei militari erano inconfutabili. L'assessore, sia pur marginalmente, finì così nel mirino della Procura di Lucca sotto il peso di un'informativa che ipotizzava il reato di falso in atto pùbblico ai danni del Comune di Massarosa nei confronti dell'impiegata. Marchetti, nei prossimi giorni, verrà ascoltato come persona informata sui fatti e sul fronte giudiziario la cosa per lui potrebbe finire lì. Non ha trovato, né trova pa- Riccardo Marche ti ce, invece, il pds. Tuonano le opposizioni contro il Palazzo e dopo due mesi di stillicidio si riunisce il Consiglio comunale. Lo fa a porte chiuse, ma l'indignazione «buca» le pareti: il vicesindaco, infatti, finisce alla gogna e viene politicamente scaricato dalla Quercia con un invito urlato chiaro e forte: «Fatti da parte, rassegna le dimissioni, non è davvero il caso che tu rimanga con noi». E questa richiesta è il gesto più eclatante compiuto fino ad ora dalla sinistra di Massarosa, salita al potere dopo 40 anni di opposizione. Marchetti l'ha esaudita accompagnandola con un laconico, amaro commento: «In Bulgaria, nei tempi d'oro, sarebbero stati più delicati». Una purga di staliniana memoria che nel partito ha gettato imbarazzo, oltre che conflitto e dissenso. Il segretario della sezione del pds, Alberto Franceschi, parla di «azione politica nel nome di una futura alleanza con il ppi». E aggiunge: «Siamo molto amareggiati da questa brutta pagina, una sconfitta per il nostro partito. Marchetti doveva essere giudicato per il suo impegno non comune sul fronte amministrativo e non per i suoi affari privati, che riguardano soltanto lui e la sua coscienza». Insomma, il caso lacera la Quercia, che dal canto suo non si aspettava davvero tanti attestati di solidarietà nei confronti dell'assessore. Messaggi che arrivano numerosi anche dalla base, mentre Marchetti da Cortina fa sapere: «Attendo serenamente gli sviluppi dell'intera vicenda». Donatella Bartolini Riccardo Marchetti

Persone citate: Alberto Franceschi, Donatella Bartolini Riccardo Marchetti, Femme, Marchetti, Riccardo Marchetti