Caccia all'auto bianca di Fabio Galvano

Caccia all'auto bianca Nuova pista della polizia francese, film mostra un'Ax partire all'inseguimento Caccia all'auto bianca «Una Citroen inseguiva Diana» LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Diana, il giallo si riapre. La Uno bianca, quella che la Mercedes della principessa e Dodi al-Fayed avrebbe urtato nel tunnel dell'Alma prima dello schianto contro i pilastri centrali, forse non era una Fiat. Ora si parla di una Citroen bianca: una Ax che compare, probabilmente con un carico di paparazzi, presso il Ritz e poi lanciata all'inseguimento di una foto. E' possibile, ci si domanda a cinque mesi dal tragico incidente di Parigi, che la polizia abbia seguito per tutto questo tempo l'auto sbagliata? La Citroen bianca, che vista di profilo è in realtà molto simile alla Uno, è un'inattesa comparsa nel giallo dell'Alma. E' stata filmata da una coppietta, di cui non si rivela per ora la nazionalità, in visita romantica a Parigi. Immortalata dalla loro piccola telecamera, la Ax bianca è rimasta per cinque mesi, dimenticata, nel cuore di una videocassetta. «Una nuova importante prova», ha detto da Parigi il giudice Hervé Stephan, che si occupa delle indagini. Il giudice non ha ancora visto il filmato ma ha ricevuto due fotogrammi dal «Mirrar», il giornale inglese che afferma di avere acquistato quell'eccezionale documento e promette di pubblicare le immagini della Citroen bianca nelle sue edizioni di domani. Il filmato, precisa il giornale, mostra l'auto parcheggiata davanti al Ritz pochi attimi prima che Diana e Dodi lascino l'hotel. La si vede poi scattare all'inseguimento dell'auto usata come esca per ingannare i fotografi in attesa, cambiare direzione di marcia andando in senso vietato. Soltanto una parte della tar¬ ga è visibile. Quello che ci si domanda ora è se la Citroen, dopo l'inseguimento dell'auto sbagliata, si sia trovata sulle tracce della Mercedes guidata da Henri Paul. Il giudice Stephan ha già trasmesso le nuove immagini a Martine Monteil, capo della brigata criminale che la scorsa settimana aveva affermato di essere pronta a chiudere le indagini. Non ci sono dubbi che i frammenti trovati nel tunnel (fanalino posteriore) sono del tipo montato sulla Fiat Uno, che le tracce di vernice sulla Mercedes sono il bianco Corfù usato dal 1983 all'agosto 1989 perla Uno, che uno specchietto retrovisore ritrovato nel tunnel è stato montato sulle Uno fra il 1983 e il 1987. Ci si domanda allora se non è possibile uno scenario in cui la Mercedes abbia colpito il tunnel - raccogliendo la vernice bianca - dove precedentemente una Uno bianca aveva avuto un altro incidente. O, in alternativa, un doppio incidente: una leggera strisciata alla Fiat prima dell'urto con la Citroen. Tutto è possibile, tutto è aperto a spiegazioni diverse da quelle su cui la polizia si è finora indirizzata. E se un gruppo di paparazzi fosse stato davvero coinvolto nell'incidente mortale di Diana e Dodi? Il filmato finito nelle mani del «Mirror» potrebbe anche rivelarsi una pista sbagliata. Ma per ora, di fronte alle domande senza risposta, la polizia parigina non può permettersi di ignorarlo. Il giornale gioca la carta del mistero, rinviando a domani ogni rivelazione sulle «circostanze in cui il filmetto fu girato»: per il giudice Stephan qualche grattacapo in più. Fabio Galvano Qui sopra la principessa Diana e a fianco la somiglianza tra la Citroen Ax e la Fiat Uno

Persone citate: Henri Paul, Hervé Stephan, Martine Monteil

Luoghi citati: Corfù, Londra, Parigi