Le tasse caleranno, ma «adagio adagio»

Le tasse caleranno, ma «adagio adagio» Le tasse caleranno, ma «adagio adagio» BOLOGNA. Il presidente del Consiglio Romano Prodi, da Bologna, rassicura i contribuenti italiani. «Ci siamo assunti un impegno: di diminuire adagio adagio il peso fiscale. E' un obiettivo che si è posto il governo fin dall'inizio. Deve essere compatibile con il risanamento dell'economia. Stiamo usando prudenza, che non è certo viltà, ma è senso del realismo. Aggiustando i conti si può arrivare a questo». E il sottosegretario al Tesoro, Roberto Pinza, ha annunciato che il governo valuterà a metà del '98 se realizzare o meno sgravi fiscali. «L'idea del governo - ha detto Pinza - è che, se le cose proseguiranno così, si può ragionevolmente pensare ad un alleggerimento fiscale, comunque non clamoroso». Verso le parole di Prodi ha manifestato un forte scetticismo Silvio Berlusconi: «Questa è l'ennesima versione», ha osservato il leader di Forza Italia ricordando come già quell'intento fosse nel programma iniziale del governo. «Poi c'è stato Giarda che ha escluso assolutamente una possibile riduzione delle tasse, e ora il presidente del Consiglio dice che lo farà adagio adagio. Credo che sia molto difficile per il governo andare verso la riduzione delle imposte - ha aggiunto Berlusconi - perché è fortemente condizionato da Rifondazione». cune questioni da chiarire». E poi il leader liberale olandese Frits Bolkestein sullo Herald Tribune, che minacciava un voto contrario nel Parlamento alla saggio ben diverso: «Ne abbiamo già parlato mercoledì scorso con Prodi, Veltroni, Dini e Ciampi. Ci hanno dato soddisfazione». E' a Davos anche il primo ministro olandese Wim Kok, socialista in una litigiosa alleanza con i liberali di Bolkestein: «Non esiste un problema italiano. Noi olandesi vogliamo un euro forte, questo sì, come è forte il nostro fiorino legato da anni al marco tedesco». Santer evoca la possibilità che un italiano sieda nel di¬ partecipazione italiana, «perché il debito non scende in modo convincente» secondo la formula del trattato di Maastricht. Sembrava un'offensiva concertata. Ma Santer, massima autorità comunitaria, pur nella diplomatica vaghezza che gli è abituale dà un mes¬ toritria, C

Luoghi citati: Bologna, Rifondazione