Gemina, chiesti 27 rinvìi a giudizio

Gemina, chiesti 27 rinvìi a giudizio LA PROCURA DI MILANO Secondo l'accusa dei magistrati, tra il '90 e il '94 sarebbero state accertate irregolarità per 40 miliardi Gemina, chiesti 27 rinvìi a giudizio Per i «buchi di bilancio» e i presuntifondrnerim CMILANO HIUSA dalla procura l'inchiesta (o almeno una parte) sui buchi di bilancio e i fondi neri scoperti alla Gemina. I pm Francesco Greco e Carlo Nocerino hanno chiesto il rinvio a giudizio di 27 persone accusate, a vario titolo, di falso in bilancio. Per sei degli indagati è stata proposta l'archiviazione: tra questi l'ex vicepresidente di Gemina Giovanni Arvedi. L'inchiesta era partita nell'ottobre del 1995, dopo che nel bilancio '94 della società si era evidenziato un «buco» di centinaia di miliardi (per l'esattezza 446), di cui 200 provenivano da accantonamenti non fatti alla Rcs per coprire le eventuali perdite nel settore della vendita rateale dei libri. L'analisi dei documenti contabili (all'inizio dell'indagine vennero sequestrati faldoni di carte dopo una perquisizione di dodici ore nella sede centrale di Gemina) ha fatto emergere irregolarità nei bilanci dal '90 al '94: sia per coprire i «buchi» sia - secondo i magistrati - per occultare la forma- zione di «fondi neri». La procura contesta operazioni irregolari per 40 miliardi, di cui 18 finiti all'estero in fondi non contabilizzati. Per questo tipo di gestione illecita la procura chiede il rinvio a giudizio, innanzitutto, dei cinque ex dirigenti di Gemina contro cui, nell'ottobre '96, erano stati spiccati ordini di custodia cautelare: Felice Vitali, ex di¬ rettore generale; Emil Schneeberg, ex direttore centrale per la finanza; Riccardo Riccardi, ex direttore centrale nonché amministratore delegato di Gemina servizi finanziari; Alberto Ronzoni, ex direttore generale di Ratealfactor; Mariano Latini, ex amministratore delegato di Gemina capital markets. Questi cinque manager avrebbero costituito una sorta di comitato direttivo che operava «scavalcando di fatto gli organi amministrativi e di controllo previsti dalla legge». Nella richiesta di rinvio a giudizio vi è poi tutto il capitolo della questione vendite rateali. Secondo i magistrati, nei bilanci tra il '91 e il '93 «è stata nascosta l'esistenza di accordi scritti sulla cessione dei crediti derivanti dal settore delle vendite rateali» ".'. pfl ti. stipulati quando il Gruppo Fabbri era stato assorbito dalla Rcs. «Un occultamento finalizzato si legge nelle carte - a non far emergere l'esistenza di rilevantissime perdite che avrebbero avuto pesanti conseguenze sia sui bilanci del gruppo che a carico del venditore Ifi». E' in particolare per questa complessa vicenda che viene chiesto il rinvio a giudizio di Francesco Paolo Mattioli, ex vice presidente di Gemina; Lorenzo Folio e Alberto Donati, rispettivamente ex amministratore delegato ed ex direttore generale della Rcs; Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente Rcs libri; Renato Bellani, socio della società che ha rivisto i bilanci incriminati. Per Giorgio Fattori, ex presidente della Rcs, l'accusa è circoscritta a un singolo episodio: l'aver nascosto accordi con cui la Rizzoli «subentrava gratis negli impegni che Tifi aveva assunto per la Fabbri con il Monte dei Paschi». Altri nomi di spicco per cui la procura chiede il processo sono poi Giampiero Pesenti, ex presi- dente di Gemina, e l'ex parlamentare de Mario Usellini, titolare dell'azienda Satinine (profumi) che avrebbe beneficiato di un contributo di un miliardo e mezzo tramite società offshore. L'elenco è poi completato da quattordici nomi, tutti a vario titolo considerati dai pm o corresponsabili o beneficiari di operazioni illecite: Piergiorgio Barlassiria, Marco Cornaglia, Roberto De Picciotto, Pierluigi Fabiano, Francesco Ghisleri, Giovanni Ingrassia, Alfredo Lo Monaco, Mario Masciocchi, Gianfranco Meroni, Carlo Natale, Renato Orlandi, Alberto Riva, Alberto Siccardi, Giovanni Vallardi. Adesso la decisione spetta al gip. Ma per la procura l'indagine non è finita: altri tronconi sono stati stralciati in attesa di rogatorie e della soluzione di problemi sulla competenza territoriale. Intanto il comitato piccoli azionisti di Gemina e Assorisparmio hanno annunciato che si costituiranno parte civile con tro quanti saranno rinviati a I processo. [r. m.l Le indagini riguardano anche il capitolo della questione delle vendite rateali Giampiero Pesenti (foto a sinistra) Felice Vitali (qui accanto) e Mario Usellini (a destra)

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