IL COMPLESSO DI FASHODA di Barbara Spinelli

IL COMPLESSO DI FASHODA IL COMPLESSO DI FASHODA ALCUNI governi europei nutrono dubbi non del tutto infondati, sull'opportunità di un'offensiva statunitense contro l'Iraq di Saddam Hussein. Temono una spedizione cruenta, ma priva di obiettivi politici precisi. Temono la nuova debolezza della superpdtenza Usa, e lo sfaldarsi delle alleanze che Bush edificò nel '91 con numerosi Stati arabi, durante la guerra nel Golfo. La vera debolezza di Clinton non nasce dagli ultimi scandali casalinghi, ma dallo scandalo di un più vasto disastro strategico, in questa zona del mondo. E' pietra di scandalo la sopravvivenza politica di Saddam Hussein, che nessuna offensiva americana è riuscita in sei anni a perturbare. E' pietra di scandalo la compiaciuta rigidità di Netanyahu, che non teme il dilagare degli integralismi né una guerra ravvicinata tra Israele e Palestinesi, ma sembra, anzi, bramare le due cose in simultanea: i fanatismi religiosi e la guerra, finalmente amalgamati in una compatta esperienza rigeneratrice. Unica superpotenza planetaria dopo la caduta del Muro, l'America è senza risorse e senza idee di fronte a questi due tumori: non sa governarli, non sa imporre terapie, e alcuni europei sentono l'ampiezza di tale fallimento. Lo sentono e cominciano appunto a dubitare. Sentono che un vuoto si sta aprendo nel Golfo e nel Medio Oriente vuoto di potere moderatore, dissuasivo - e vorrebbero contare di più nei luoghi strategici che Washington non riesce a presidiare. Questo sentimento è particolarmente vigoroso in Francia, e in esso si mescolano inquietudine autentica e malmostosi desideri di rivincita, dopo gli scacchi subiti in Africa e dopo l'ascesa della potenza tedesca. Parigi intuisce che l'ora dell'Europa politica sta arrivando, che l'occasione non va perduta, e per questo stringe da mesi complici patti con la Russia, moltiplica le riunioni a tre con Mosca e Bonn, cerca di coinvol- Barbara Spinelli CONTINUA A PAG. 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Bush, Clinton, Netanyahu, Saddam Hussein