dove va la FONDAZIONE PER LA FOTOGRAFIA

dove va la FONDAZIONE PER LA FOTOGRAFIA dove va la FONDAZIONE PER LA FOTOGRAFIA Continuano le attività della Fondazione Italiana per la Fotografia. Venerdì 30 gennaio alle 9,30 presso la sede di via Avogadro 4, si terrà il convegno «Beni culturali, beni fotografici». La giornata di studio, indirizzata ad enti pubblici e privati, vuole illustrare lo stato dei lavori nell'ambito di una convenzione triennale stipulata con la Regione. Le attività, partite nel 1996 e che dovranno concludersi nel 1999, sono divise in più fasi di ricerca: il censimento di fondi, pubblici e privati, presenti sul territorio piemontese, l'analisi del loro stato di conservazione, la catalogazione tramite il software Guarini, con una scheda appositamente studiata per le immagini fotografiche, di alcuni fondi individuali come «progetti pilota»; oltre ad alcuni esempi di restauro particolarmente urgenti e l'organizzazione di una missione fotografica sul territorio regionale. Il convegno sarà aperto dal saluto delle autorità, alle 11 la relazione di presentazione del recupero del Fondo Giamelli-Bobbio dell'Archivio storico di 3ti seguita da una visita guidata al la)oratorio di restauro della Fondazione. Nel pomeriggio Franco Turcato, Presidente del Siaf, sindacato dei fotografi, illustrerà «P-ogetto 2000 fotografie: un'istantanea del territorio regionale». I lavori continueranno con una relazione di Elisa Florio Pia del Csi che illustrerà la scheda «Guarini Fototipo», utilizzata nelle differenti fasi del censimento mentre nella seconda metà del pomeriggio è previsto un intervento di Carlo Boccazzi sul censimento regionale dei fondi. Oltre alla documentazione del patrimonio regionale, nella sede di via Avogadro continuano le attività espositive. Il prossimo appuntamento, in collaborazione con il Teatro Adua, è mercoledì 4 febbraio alle 12 per l'inaugurazione della mostra «Il demone ambiguo», curata da Roberto Mutti e che si inserisce nell'ambito del progetto «Notti di sonnambulo ad occhi aperti. Il teatro intimo di August Strindberg». Una selezione di immagini fotografiche dedicate all'autore svedese, il risultato di una ricerca di autori contemporanei sul temo «della visione strindberghiana - dicono gli organizzatori - intesa non come documentazione teatrale ma come interpretazione, tra inferno e limbo, di uno stile di pensiero». Fino al 22 febbraio saranno esposte immagini di Ascolini, Barchiesi, Begnoni, Belloni, Bonora, Calvo, Cattaneo, Maiocchi-Occhiomagico, Purgatorio, Romagnoli, Sottile e Trebbi. Nella sala 1, con ingresso gratuito, continuano gli appuntamenti con «Le mostre di portfolio in piazza» dedicate ai nuovi autori. Il primo appuntamento con le immagini di Simonetta Flamigi si chiuderà il 10 febbraio, seguirà il 12 alle 12 la personale di Stefano Mariani dal titolo «Limite invalicabile» e il 26, sempre alle 12, Severino Simocelli con «Senza presenza». Info: tel. 011/46.594. Lisa Parola