ERBA UN PIRANDELLO NON ADATTO PER SIGNORINE di M. Bo.

ERBA UN PIRANDELLO NON ADATTO PER SIGNORINE ERBA UN PIRANDELLO NON ADATTO PER SIGNORINE Martedì 3 febbraio al Teatro Erba debutta un classico pirandelliano: «L'uomo, la bestia e la virtù». Inserito nel cartellone «La grande prosa», lo spettacolo, in abbonamento, sarà replicato sino all'8 febbraio. E' proposto nell'interpretazione di Lia Tanzi e Giuseppe Pambieri diretti da Giuseppe Emiliani e affiancati sulla scena da Nino Bignamini, Maurizio Soldà, Roberta Bobbi, Alberto Fasoli, Stefano Panzeri, Romita Losco, Silvana Bosi. Le scene e i costumi sono firmati da Graziano Gregori, le musiche sono opera di Massimiliano Forza. Tra le commedie scritte da Luigi Pirandello «L'uomo, la bestia e la virtù» è forse quella in cui il sentimento del grottesco trova maggior spazio, condito com'è di sarcasmo acre e impietoso e di una comicità che svela sguaiatamente lo squallore che dovrebbe nascondere. «Una tragedia annegata nella farsa... una delle più feroci satire contro l'umanità e i suoi astratti valori» la definiva lo stesso l'autore in una lettera ad An¬ tonio Gandusio per il quale la commedia fu scritta. E in un'altra lettera: «Ho proprio paura che il pubblico mi sparerà un bel paio di calci in faccia. Tanto più che per dose e qualità, il veleno contenuto in quest'ultima commedia è di gran lunga più forte e più amaro di quello contenuto nelle altre». Paura giustificata e premonitrice vista l'accoglienza che effettivamente il pubblico riservò alla prima: uno scandalizzato clamore che contagiò anche i critici e che decretò l'insuccesso totale dello spettacolo. Per anni fu poi riproposta, come si soleva fare per le pochades di argomento un po' scabroso, con la scritta sul cartellone «non adatta per signorine». Ma a tanti anni di distanza, la vicenda del professor Paolino e della signora Perella sua amante, che tentano di salvare le apparenze di una gravidanza inaspettata e inopportuna con l'aiuto di un afrodisiaco somministrato al riottoso e poco propenso marito di lei, può soltanto far sorridere. [m. bo.]