UN POETA QUASI PER TUTTI

UN POETA QUASI PER TUTTI ZORRO: MA I PREZZI.. UN POETA QUASI PER TUTTI BREAKBEAT, trip hop, newfunk, deepsoul, hardcore, tecnodub: i nomi del momento, certo facili a dirsi, facile parlarne. Difficile invece per i giovani di oggi parlare di Fabrizio De André: fuori moda, il solito cantautore... e via dicendo. Eppure a tutti farebbe bene una sana «ascoltata», con relativa lettura dei testi, delle composizioni del poeta di Genova. Le sue sono canzoni senza età e, cosa importantissima, senza etichetta o bandiera; storie d'Italia, storie di vita vissuta, storie come «La guerra di Piero» che non sfigurerebbero sulle antologie scolastiche di letteratura del '900. Le canzoni di De André, molte delle quali scritte, non dimentichiamolo, a quattro mani con Massimo Bubola, sono ritratti vividi, umani, potenti: il travestito di via del Campo oggetto di un amore platonico del Nostro, le puttane che la Domenica si vestono a puntino per andare a spasso per le stesse strade in cui la notte hanno praticato il mestiere più antico del mondo e ancora le vittime dell'alluvione a cui è dedicata la stupenda «DolceNera» di «Anime Salve», o Don Raffae' e il suo caffè preparato in carcere. Ma un ragazzo che non lavora non può permettersi 55 mila lire per ascoltare dalla voce di Fabrizio queste canzoni: e difatti gli organizzatori hanno pensato bene di mettere in vendita alcuni posti in galleria al più abbordàbile (si fa per dire...) costo di 35 mila lire. Una decisione saggia, anche se non fosse dettata da generosità, ma dal fatto che a certi prezzi diventa difficile riempire i teatri persino con De André. E allora ben vengano i gruppi che ne ripropongono le canzoni nei concerti a cinquecarte al Leonkavallo o ai Murazzi, e il buon Bubola che le canta in posti più consoni ai portafogli di molti. Giorgio «Zorro» Silvestri

Persone citate: Bubola, De André, Fabrizio De André, Massimo Bubola

Luoghi citati: Genova, Italia