E' un'altra la Beatrice di Dante di Mirella Appiotti

E' un'altra la Beatrice di Dante PROSSIMAMENTE E' un'altra la Beatrice di Dante A chi è stata, davvero, Beatrice? Sino ad ora quella Bice Portinari che fece ardere d'amore il suo «contradaiolo» non ancora novenne durante la famosa fe- sta di calendimaggio del 1274 (forse). Interpretazione resa «ufficiale» da Boccaccio che nel Trattatello in laude di Dante ha dalla sua testimonianze dirette dalle quali è però «troppo attratto per essere prudente al riguardo col risultato di forzare la Vita Nuova, parca per sé di notizie biografiche, a coincidere con le memorie esterne...». Tanto (insieme a molti altri elementi esposti in 24 pagine che stimoleranno ulteriori ricerche) risulta a Daria De Vita, giovane italianista mantovana formatasi a Roma, la quale in un corposo saggio dal titolo ovviamente dantesco Fu chiamata da molti Beatrice in uscita ai primi di febbraio su Belfagor, estrae dai suoi studi un'i- E' u dentità assolutamente nuova per la «Gentilissima». Attraverso un confronto Boccaccio-Alighieri, accompagnandoci in un viaggio affascinante alla riscoperta o scoperta di Beatrice e della sua duplicità, persona e non-persona, di carne e di grazia universale, nella Vita Nuova e nella Commedia, la De Vita ci conduce (Dante ha depistato i posteri, ma non totalmente), attraverso dati «molto esatti» della Vita, a Piccarda Donati (Paradiso EU), smonacata e fatta sposare a forza dai fratelli, ante Corso e Forese. Ed è quest'ultimo {Purgatorio, XXII-XXIV) una delle comete della De Vita: amico del poeta «secondo li gradi dell'amistade... immediatamente dopo il primo (che era Cavalcanti, ndr.)» e «tanto distretto di sahguinitade con questa gloriosa, che nullo più presso l'era»: insomma, il «fratre di Beatrice» terrena. Sindone, carta canta. Prima dell'Ostensione, due saggi «prò» autenticità: La profezia dell'anno 2000 (Fayard) del francese Arnaud-Aaron Upinsky e Sindone, la prova (Mondadori) del massimo sindologo italiano, Pierluigi Baima Bollone. Di contro La passione secondo Leonardo (Sperling) di Vittoria Haziel, improbabile quanto piacevole attribuzione dell'opera al genio di Vinci. Mirella Appiotti Secondo l'italianista De Vita sarebbe Piccarda Donati, smonacata e fatta sposare a forza Due saggi «prò» autenticità della Sindone (ma c'è anche chi la attribuisce a Leonardo)

Persone citate: Bice Portinari, Daria De Vita, De Vita, Paradiso Eu, Pierluigi Baima Bollone, Purgatorio, Vittoria Haziel

Luoghi citati: Roma