«Nel '97 i conti Eni sono migliorati»
«Nel '97 i conti Eni sono migliorati» ENERGIA Anticipazioni di Bernabè sul bilancio. Per la quarta tranche deciderà il Tesoro «Nel '97 i conti Eni sono migliorati» In consiglio entrano Cattaneo, Colombo e Sapelli ROMA. L'Eni chiuderà i conti del 1997 con un risultato «migliore di quello 1996», quando il cane a sei zampe realizzò un utile netto di 4451 miliardi di lire. E'quanto ha affermato l'amministratore delegato del gruppo Franco Bernabè a margine dell'Assemblea degli azionisti. Sull'ipotesi di collocare la quarta tranche di capitale Bernabè ha ricordato che «la decisione spetta al Tesoro» precisando comunque che la situazione dei mercati e del gruppo non presenta difficoltà a tale possibilità. «Direi che i mercati, e soprattutto quello italiano, presentano spazi molto ampi e si mostrano estremamente ricettivi. Anche a livello di azienda - ha precisato l'amministratore delegato - ci sono le condizioni dal punto di vista della redditività. Abbiamo un portafoglio bilanciato capace di compensare i fenomeni ciclici, non ci sono preoccupazioni». E proprio a proposito dei fenomeni ciclici Bernabè riferendosi all'attuale livello dei prezzi del greggio, mai così bassi negli ultimi quattro anni, ha precisato che questo ha certamente «un impatto negativo sulla produzione e l'esplorazione ma, allo stesso tempo, ha un effetto positivo su altri settori come la petrolchimica e, parzialmente, anche nelle attività di raffinazione e distribuzione». Per Bernabè, comunque, i prezzi in prospettiva «saranno superiori agli attuali: prevediamo - ha detto - una ripresa». Durante l'assemblea sono state approvate le nomine di Umberto Colombo, Giulio Sapelli e Mario Cattaneo, che entrano nel nuovo consiglio dell'Eni allargato da sette a nove membri. Sono state anche approvate la possibilità di assegnare ai dipendenti azioni gratuite, ed una serie di modifiche statutarie necessarie dopo la fusione tra Eni ed Agip. Dei tre nuovi ingressi nel consiglio Colombo e Sapelli sono espressione della lista di maggioranza, e cioè del ministero del Tesoro che, come ha ricordato il presidente dell'Eni Guglielmo Moscato, detiene il 50,781% del capitale. Dei due nuovi consiglieri uno è legato all'innalzamento del numero dei consiglieri, mentre il secondo è in sostituzione del dimissionario Piero Gnudi. Mario Cattaneo entra invece in Consiglio quale espressione di una lista di minoranza composta da una serie di fondi di investitori istituzionali. Franco Bernabè amministratore delegato dell'Eni
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