Per il gruppo Rat un '97 record

Per il gruppo Rat un '97 record Fatturato a 90 mila miliardi, migliora la redditività. Fresco: sono onorato per l'offerta e la fiducia Per il gruppo Rat un '97 record Romiti: lascio un 'azienda in ottima salute TORINO. Quasi novantamila miliardi di ricavi; redditività raddoppiata; posizione finanziaria netta in attivo per la prima volta dopo sette anni; quasi tre milioni di autovetture vendute in ogni angolo del pianeta. Ecco la Fiat dei record nelle cifre della «Lettera agli azionisti» in cui la casa torinese racconta e celebra un anno da incorniciare, ecco l'eredità che Cesare Romiti lascia «con orgoglio» al suo successore designato, Paolo Fresco, e aU'amministratore delegato, Paolo Cantarella. A giugno, come annunciato, il presidente passerà il timone di un'azienda «in ottime condizioni di redditività e solidità patrimoniali», di un gruppo pronto a scommettere «sui suoi tradizionali punti di forza: un patrimonio di prodotti, di mezzi finanziari e, soprattutto, di uomini eccellenti in grado di essere protagonisti nella competizione connessa alla globalizzazione dei mercati». E' un bilancio senza precedenti. La Fiat ha beneficiato degli incentivi alla rottamazione, ma il risultato non si spiega solo così, come del resto testimonia la conquista di posizioni sui mercati europei (dove la quota dell'auto è salita dall'11,2 al 12%) e su quelli sudamericani. Il gruppo ha cavalcato un contesto economico continentale «più disteso», creando valore, sviluppando una strategia di presenza globale, e mirando sulla continua innovazione nei prodotti, nei processi e nei servizi. I risultati sono tutti nelle cifre. Dal preconsuntivo per il 1997 emerge un utile operativo prima delle componenti finanziarie, straordinarie e fiscali di 3500 miliardi (1805 nel 1996). La redditività riferita al fatturato passa dal 2,3 al 4 per cento, e sale al 4,4 per cento se si considerano le sole attività industriali. L'utile ante imposte è stato di oltre 4200 miliardi (3805 miliardi il dato precedente), livello che viene definito «particolarmente significativo per quanto riguarda la sua qualità», visto che sull'esercizio 1996 avevano influito i proventi straordinari (1400 miliardi derivati dalla quotazione alla Borsa di New York della New Holland e dalla cessione della Prime) che, invece, quest'anno sono stati più contenuti (400 miliardi di lue). L'aumento dei ricavi del Gruppo è stato del 15 per cento rispetto al 1996. II positivo andamento della gestione, si legge nella «Lettera agli azionisti», è stato determinato «soprattutto dal più elevato giro di affari», dalla ricerca dell'efficienza che ha aumento i margini industriali, dall'ulteriore calo delle spese generali (scese di un punto percentuale al 10,7 per cento del fatturato). Gli investimenti in attivo fisso, e in ricerca e sviluppo, hanno raggiunto quota 6800 miliardi. Sul piano finanziario la posizione del Gruppo è tornata ad essere positiva per circa 2400 miliardi, contro un indebitamento di 2211 miliardi nel 1996. «Nel 1998 la Fiat si troverà ad operare in uno scenario mondiale caratterizzato da una sempre più accesa concorrenza», scrive il presi dente Romiti nel messaggio agli azionisti, e la sfida sarà - per sua stessa ammissione - «dura». Tutta' via le prospettive complessive sono rosee, favorite anche dalla «diffusa convinzione che l'Unione monetaria dovrebbe avviarsi nei tempi previ sti» e con l'Italia. Il mercato dell'auto - archiviato uno straordinario '97 - promette di restare più o meno sui livelli dell'anno passato. Il Gruppo conta di riuscire a sfruttare tutte le nuove possibilità, anche se sottolinea la necessità che l'Italia sviluppi una politica economica espansiva, necessaria visto che il Paese «ha dovuto subire l'onere di un rapido risanamento dei conti pubblici». La crescita dell'economia, afferma la «Lettera», potrebbe arrivare anche al 3 per cento a patto che «la pressione fiscale diminuisca e la dinami ca del costo del lavoro sia mantenuta sotto controllo». Su queste condizioni per lo sviluppo, nota però il presidente della Fiat, «gravano due ipoteche: una insufficiente riforma delle pensioni e la riduzione a 35 ore dell'orario di lavoro. Quest'ultima misura, in particolare, allontanerebbe di nuovo il Paese dal traguardo europeo, riducendo le competitività delle imprese e aggravando le prospettive dell'occupazione». Al contrario, ribadisce Romiti, «la strada da battere è quella di rendere più flessibile il mercato del lavoro». Paolo Fresco, dal 1996 nel consiglio della Fiat, arriverà al Lingotto in autunno. Per lui, come per il resto del cda, la giornata di ieri non è stata di ordinaria ammini- strazione. C'era il preconsuntivo da approvare, l'addio di Romiti, l'esordio del ventunenne John Elkann - il nipote del presidente d'onore Giovanni Agnelli subentrato al posto dello scomparso Giovanni Alberto Agnelli. «Sono molto onorato dell'offerta - ha dichiarato Fresco -, grato agli azionisti guida e a Romiti per la fiducia che mi manifestano, e fiero di essere chiamato alla leadership della società più prestigiosa d'Italia». In questa cornice, la Deutsche Bank (azionista col 2,39 per cento del capitale) ha affermato ieri per bocca del consigliere Fiat Ulrich Weiss di non aver preso la decisione di ritirarsi dal patto di sindaca¬ to, che scade a giugno '99 e che deve essere disdetto quest'anno. Weiss, che abbandona le cariche operative nell'istituto tedesco per raggiunti limiti di età, resterà comunque nel board della casa torinese. Nel comitato direttivo del patto di sindacato (che riunisce il 29,69 per cento delle azioni) entra intanto, su indicazione di Ifi-Ifil, l'amministratore delegato della stessa Ifil Gabriele Galateri di Genola, al posto di Giovanni Alberto Agnelli. Marco Zatterin Buone prospettive per il 1998 j Esordisce in consiglio John Elkann i el costo del lavoro sia mante sotto controllo». queste condizioni per lo svio, nota però il presidente deliat, «gravano due ipoteche: insufficiente riforma delle ioni e la riduzione a 35 ore orario di lavoro. Quest'ultima ra, in particolare, allontanee di nuovo il Paese dal trado europeo, riducendo le petitività delle imprese e agando le prospettive dell'occuone». Al contrario, ribadisce iti, «la strada da battere è la di rendere più flessibile il cato del lavoro». olo Fresco, dal 1996 nel cono della Fiat, arriverà al otto in autunno. Per lui, e per il resto del la giornata di ieri è stata di orria ammini- DUE ANNI A CONFRONTO IN MILIARDI DI LIRE SULLA BASE .DELLE PRIME STIME DI CHIUSURA DEL 1997, I PRINCIPALI DATI RELATIVI ALLA SITUAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA DELL'ESERCIZIO SONO RIPORTATI NELLA TABELLA A FIANCO strazione. C'era il preconsuntivo da approvare, l'addio di Romiti, l'esordio del ventunenne John Elkann - il nipote del presidente d'onore Giovanni Agnelli subentrato al posto dello scomparso Giovanni Alberto Agnelli. «Sono molto onorato dell'offerta - ha dichiarato Fresco -, grato agli azionisti guida e a Romiti per la fiducia che mi manifestano, e fiero di essere chiamato alla leadership della società più prestigiosa d'Italia». In questa cornice, la Deutsche Bank (azionista col 2,39 per cento del capitale) ha affermato ieri per bocca del consigliere Fiat Ulrich Weiss di non aver preso la decisione di ritirarsi dal patto di sindaca¬ to, che scade a giugno '99 e che deve essere disdetto quest'anno. Weiss, che abbandona le cariche operative nell'istituto tedesco per raggiunti limiti di età, resterà comunque nel board della casa torinese. Nel comitato direttivo del patto di sindacato (che riunisce il 29,69 per cento delle azioni) entra intanto, su indicazione di Ifi-Ifil, l'amministratore delegato della stessa Ifil Gabriele Galateri di Genola, al posto di Giovanni Alberto Agnelli. Marco Zatterin 'ALO** Il presidente designato della Fiat Paolo Fresco Sopra, John Elkann A destra, Paolo Cantarella amministratore delegato della Fiat. Nella foto grande il presidente Cesare Romiti * INDEBITAMENTO ** RAPPRESENTA LA DIFFERENZA TRA L'UTILE OPERATIVO DELL'ESERCIZIO [COMPRENSIVO DEL RISULTATO PARTECIPAZIONI) E IL COSTO DEI CAPITALE INVESTITO NETTO MEOIO AL TASSO ANNUO DEL 12 PER CENTO

Luoghi citati: Genola, Italia, New York, Torino