Bollo auto, l'Aci nel mirino

Bollo auto, l'Aci nel mirino Secondo il ministro «ha disorientato gli automobilisti, danneggiando gli associati» Bollo auto, l'Aci nel mirino Visco: pronto a revocare la concessione ROMA. E' guerra tra il ministro delle Finanze e l'Automobile Club in una infuocata vigilia per la prima scadenza dei termini di pagamento del nuovo bollo automobilistico, fissata per oggi. Il ministro Vincenzo Visco revocherà la concessione all'Aci per tutta la materia relativa alla gestione delle tasse automobilistiche. Si tratta di un suo «fermo intendimento» che si è manifestato pienamente ieri con la «diserzione» di un vertice sulla semplificazione burocratica delle motorizzazioni a Palazzo Chigi cui prendeva parte anche il presidente dell'Aci, Rosario Alessi. Il ministro afferma di aver constatato «con grande rincrescimento che l'Aci, anziché cooperare strettamente con l'amministrazione nella promozione di tutte le iniziative necessarie ad assicurare la realizzazione della riforma, ne ha invece costantemente criticato il contenuto ostacolandone l'attuazione, anche a danno degli interessi dei contribuenti e dei propri associati». Secondo Visco «è senz'altro deprecabile che l'Aci abbia disorientato gli automobilisti, enfatizzando gli errori di indicazione della potenza esistenti su alcune carte di circolazione mentre il ministero dei Trasporti ha chiarito che in realtà le carte di circolazione emesse dalla Motorizzazione sono esatte nella quasi totalità dei casi e che il ridottissimo numero di errori sinora riscontrati, rientranti nei limiti fisiologici, è stato risolto dai propri uffici». Il governo, del resto, aveva già previsto nella legge finanziaria il trasferimento dei servizi di riscossione e accertamento alle Regioni dal primo gennaio 1999. Ma, a quanto pare, adesso Visco intende sottrarre, «per le gravi carenze dimostrate nella gestione del servizio», anche tutte le altre attività che dovrebbero restare all'Automobile Club. La più importante è la tenuta dell'archivio elettronico del Pra. E' da quando il ministro ha varato la riforma del bollo auto che i rapporti con l'Aci si sono inaspriti. Alessi ha criticato le innovazioni che «complicano la vita degli automobilisti». Le Finanze hanno replicato spiegando che la riforma semplificherà gli adempimenti, mentre l'Aci non aggiorna i suoi sistemi. E a sua volta Alessi ha ribattuto che la colpa è di norme obsolete. E ha aggiunto: «L'Aci il proprio dovere istituzionale l'ha sempre compiuto fino in fondo e i suoi servizi hanno dimostrato un'efficienza sconosciuta ad altre amministrazioni. Per noi parlano i fatti. E quelli di questi giorni testimoniano in quale modo gli automobilisti italiani siano stati salvati». Ha quindi concluso: «Purtroppo bisogna constatare con amarezza che cosa significhi difendere la categoria degli automobilisti». Entra nella polemica anche il responsabile economico di Forza Italia, Antonio Marzano, che prende spunto dalla riforma del bollo auto per sottolineare «lo stato di confusione fiscale in cui il governo è capace di far precipitare il Paese». «Come nel caso dell'Irap - ha dichiarato Marzano -, con il bol¬ lo auto il governo ha dichiarato che si sarebbe realizzata una semplificazione delle procedure ed una riduzione della pressione fiscale. In realtà i cittadini toccano con mano che cosa il governo è capace di combinare: file agli sportelli; confusione sugli importi da pagare; pressione fiscale non diminuita e paradossi di assoluta iniquità». Per meglio esprimere il proprio punto di vista, ha fatto un esempio: una Rolls Royce da 600 milioni, con 182 kW, paga 900 mila lire di bollo ed una media vettura diesel vecchia di oltre cinque anni paga un milione 260 mila lire. Quindi, ha concluso l'economista «la logica preferita dal governo non è quella dell'equità, ma quella di fare cassa. NeD'era dell'Ulivo gli italiani devono solo pagare le tasse, pagare sempre di più, non chiedersi il senso dei comandi fiscali e sentirsi anche dire che tutto va per il meglio». [r. r.] L'Automobile Club «Abbiamo mostrato un'efficienza sconosciuta ad altre amministrazioni» In coda per pagare il bollo. Sopra Rosario Alessi

Persone citate: Alessi, Antonio Marzano, Marzano, Rosario Alessi, Vincenzo Visco, Visco

Luoghi citati: Roma