Nomine per 15 ambasciatori Jannuzzi va in Argentina di M. Mo.

Nomine per 15 ambasciatori Jannuzzi va in Argentina FARNESINA Migone: andavano comunicate prima al Parlamento Nomine per 15 ambasciatori Jannuzzi va in Argentina ROMA. Il Consiglio dei ministri ha approvato 15 nomine diplomatiche proposte dalla Farnesina, che sono state però criticate dal presidente della commissione Esteri del Senato, Gian Giacomo Migone (pds). Le nomine riguardano 15 ambasciate. Rilevante quella di Giovanni Jannuzzi che lascia la Nato per andare a guidare la nostra ambasciata a Buenos Aires. Jannuzzi, già direttore generale degli affari economici, arriva in Argentina in un momento di rilancio dei rapporti bilaterali, alla vigilia dei viaggi in Sud America di Prodi e Dini. Al posto di Jannuzzi presso la Nato è stato designato Amedeo De Franchis. Scelti anche i nuovi ambasciatori all'Aia (Giorgio Testori), L'Avana (Giuseppe Moscato), La Valletta (Giancarlo Riccio), Santiago (Emilio Barbarani), Windoek (Claudio Rossi), Jakarta (Carlo Marsili), Yaundè (Francesco Lanata), Asunción (Cesare Piccirilli), Rangoon (Cesare Capitani), Asmara (Antonio Bandirli), Kuwait (Francesco Galeota), Mon- tevideo (Alberto Boniver). Giuseppe Cassini, negli ultimi 2 anni inviato a Mogadiscio e recentemante al centro di polemiche per il casotorture, andrà a Beirut. Di Antonio Bandini, uno dei giovani diplomatici più brillanti, si ricorda il coraggio mostrato a Beirut ai tempi della guerra. Per la Farnesina si tratta di «scelte in sintonia col nuovo corso» e si ricorda che tutti i nominati hanno presentato dei «programmi di lavoro». Ma Migone ha espresso il suo «vivo disappunto» in una lettera a Dini, che contesta la «mancata comunicazione tempestiva» delle nomine al Parlamento «in base ad un accordo scritto». Anche la Cgil protesta mentre l'Andi ed il sottosegretario Patrizia Toia plaudono. Secca la replica della Farnesina a Migone: «Le nomine sono di stretta competenza del governo, quindi, per quanto riguarda la prassi delle comunicazioni ai presidenti dèlie commissioni Esteri, queste possono essere solo successive e non precedenti». [m. mo.]