Bossi: mai più una lira di tasse a questo Stato

Bossi: mai più una lira di tasse a questo Stato Conferenza stampa della Lega contro l'iniziativa di Papalia: «Vogliono colpire le radici del nostro popolo» Bossi: mai più una lira di tasse a questo Stato «Il vero obiettivo dei magistrati? Il campionato di calcio padano» MILANO. Bossi Umberto: «Questo disegno giudiziario ha un fine: colpire le radici del popolo padano». Giornalisti: sarebbe a dire? «Il campionato di calcio padano che stiamo preparando per il prossimo settembre». Il campionato di calcio? «Quaranta squadre, migliaia di atleti, un'adesione di massa che affonda nelle radici». Le radici padane. «E aggiungete che a settembre nascerà la scuola elementare padana. Anche quella bimbi padani educati alle lingue padane - si calerà nelle radici, che non sono latine, bensì celtiche». Luci da grande evento, ieri all'ora della digestione, in via Bellerio. Faccia anche sofferta di Bossi Umberto («Contro questo disegno io chiamerò a raccolta gli uomini padani, paese per paese, fratello per fratello») che su di sé sente l'ombra preponderante dell'ergastolo o del perpetuo esilio se verrà accolta, dal tribunale di Verona, l'accusa che gli muove Guido Papalia: attentato all'unità e all'integrità dello Stato. Reato di secessione?. No: reato di libertà. E soprattutto reato di macroscopica perfidia: «Sono certo - detta Bossi - che non è solo quel piccolo magistrato a muovercela contro. No. Lui è la mano zelante che perfeziona il disegno... E' la rotella ultima dell'ingranaggio che si è messo in moto, dietro al quale c'è ben altro». Il ben altro è (naturalmente): «il potere nazistico romano»; «i partiti del centralismo»; «la destra»; «i comunisti»; «il potere millenario del Vaticano»; «i grandi interessi economici della banche lottizzate»; «il razzismo e il colonialismo del popolo latino»; «il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro». Tutti contro il campiona¬ to. Il colpo d'occhio - ore 15,30, tavolone e. neon - afferra l'essenziale. Bossi è ieratico e non del tutto beneaugurante: «Il mio destino è segnato, lo so». Bobo Maroni è strategico: «Avremo un collegio di difesa di grandezza mai vista, fino a 80 avvocati»). Ma anche sventatamente ottimista: «Io stesso coordinerò il collegio e sono lieto di annunciare che Alfredo Biondi, il vicepresidente della Camera, e l'avvocato Taormina ci hanno offerto la loro assistenza legale». Infine Marco Formentini, appesantito, incravattato, ma pur sempre di buon umore: «Strasburgo ha appena condannato la Turchia per aver sciolto il partito comunista...». Quindi? «Farò due cose. La prima è che denuncerò l'Italia a Strasburgo. La seconda che d'ora in poi chiamerò quel magistrato veronese Papaluk». L'orazione bossiana dura una ventina di minuti. «Io di questa roba giudiziaria ne faccio un'analisi politica». Eccola: «Il vero obiettivo dei magistrati è colpirci nelle radici. Il potere romano non può tollerare che la Lega, il primo e più grande partito del Nord, stia facendo rinascere le grandi radici dei popoli del Nord». Perciò, dice Bossi, è iniziata la vera guerra. «Non li spaventano le camicie verdi, che sono una cosa poco più che folcloristica. Ma è che sta ripartendo lo sport padano e tra breve nascerà anche la scuola padana. Queste sono le cose che fanno paura. Sissignore L'infame razzismo di Roma non lo può tollerare. L'idea che nelle nostre scuole si insegneranno le lingue padane, il veneto, il lombardo, il piemontese, e che nei nostri campi migliaia di atleti si confrontino in nome della Padania, ha fatto precipi- tare le cose». Le cose (in effetti) precipita-' no così in fretta che a tanti lamenti per l'incresciosa richiesta di rinvio a giudizio salta fuori d'improvviso il lieto riscontro dell'incasso politico. Lo ammette lo stesso Bossi: «Il solo effetto che avrà il signor Papalia è che la Lega aumenterà i suoi consensi». O per lo meno la sua eco mediatica, dopo il lungo assedio del silenzio. Perciò ecco la contromossa ora che i riflettori tornano accesi: «Faremo una grande marcia in tutto il Nord - annuncia Bossi -. Marcia decisa, ma ghandiana. Andremo a dire ai nostri fratelli: vogliono distruggerci, vogliono farci la guerra. Risponderemo con la guerra pacifica. Paese per paese, fratello per fratello». Contribuente per contribuente. Dice Bossi: «Non più una lira di tasse, né di imposte a questo Stato colonialista, razzista, infame. Mai più- una lira sino a che questo Stato non farà le riforme». Quando comincerete? «Subito, da oggi. I popoli padani non hanno nessuna intenzione di morire». Meno che mai di rinunciare al campionato. [p. cor.] Il leader della Lega Nord Umberto Bossi «Chiamerò a raccolta gli uomini padani, paese per paese, fratello per fratello»

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma, Strasburgo, Taormina, Turchia, Verona