Kohl: citiamo Dio

Kohl: citiamo Dio Kohl: citiamo Dio «Vorrei un cenno nella Costituzione» BONN. In una futura Costituzione europea sarebbe opportuno inserire, come già fatto per la Costituzione tedesca, un riferimento a Dio: è quanto scrive a titolo personale il cancelliere Helmut Kohl rispondendo alla domanda di un cittadino. «Se in avvenire si arrivasse all'elaborazione di una Costituzione per l'Ue - scrive il cattolico Kohl - la decisione sul riferimento a Dio spetterebbe in ultima istanza ad un costituente europeo. Io personalmente sarei allora a favore del sì». La lettera era indirizzata, come hanno precisato fonti della Cancelleria, ad un dirigente dell'Unione cristiano sociale (partito gemello bavarese dell'Unione cristiano democratica di Kohl) di Norimberga, il protestante Harald Haessler. Alla cancelleria si sottolinea che la lettera non si inserisce affatto, almeno per il momento, in una .«discussione attuale». Kohl ricorda che riferimenti a Dio sono presenti nelle Costituzioni di vari Paesi europei quali ad esempio la Grecia e l'Irlanda, oltre alla Germania, ma «nei trattati di diritto intemazionale fra stati sovrani, sui quali è fondata anche l'Ue, il riferimento a Dio è insolito». Nella sua lettera, a novembre, Haessler osservava che l'ultimo progetto di Costituzione elaborato nel 1994 era privo di riferimenti a Dio: «Sappiamo bene che dell'Ue fanno anche parte membri strettamente laicisti, quali la Francia, e che il (futuro) testo costituzionale dovrà essere ratificato da tutti gli Stati Ue. Si può perciò presumere che non siano proprio ottime le probabilità di inserire nel preambolo della legge fondamentale un riferimento di tale natura». Il cancelliere tedesco Helmut Kohl In alto, il ministro Visco

Persone citate: Haessler, Harald Haessler, Helmut Kohl, Kohl, Visco

Luoghi citati: Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Norimberga