Wall Street riparte, Borsa record di Valeria Sacchi

Wall Street riparte, Borsa record Credit, San Paolo e Imi prendono il volo. E' sempre battaglia sulle Cir Wall Street riparte, Borsa record Greenspan: «Dall'Asia solo venti periferici» MILANO. Un nuovo massimo in apertura e un ulteriore record assoluto in chiusura. Così piazza Affari ha vissuto un'altra seduta al Toro terminata con il Mibtel in rialzo dello 0,9% a 18.777 punti e il Mib30 a più 0,89%. Seduta in certo senso anomala poiché ad un ulteriore incredibile scatto dei titoli bancari ha fatto da contrappeso la debolezza dei valori industriali. Una zavorra che tuttavia non è riuscita a smorzare gli entusiasmi finali, trascinati dalla rimonta di Wall Street. Il mercato insomma, continua a scommettere sulle banche, convinto che il movimento in atto sull'Imi e su BnlBanconapoli-Ina sia destinato a scatenare reazioni a catena. Insomma, sia che Imi scelga il San Paolo di Torino o Banca Intesa, tutti gh altri grandi comprimari non staranno a guardare. Così, ecco il Credito Italiano, candidato al San Paolo (ma anche secondo il listino alla Cornit), guadagnare il 7,39%, trascinando nella scia la Commerciale che migliora del 4,12%. Ecco l'Imi progredire del 4,77% e un ritorno di fiamma su Banca Intesa portare a sua volta il titolo del polo lombardo-veneto a un rialzo che supera il 6%. Sale del 4,66% Banca Fideuram, dello 0,42% il San Paolo di Torino. Mentre Mediobanca, che nelle varie ipotesi di riorganizzazione non è finora apparsa, perde lo 0,72%. Per le banche è una giornata gloriosa, nella quale giocano da protagoniste assolute. Non si associano infatti al rally dei bancari gli assicurativi, nonostante imo spunto improvviso a metà seduta per Ina e Ras. Le sole Generali chiudono con un guadagno significativo che tuttavia non supera l'l,54%, e sale anche la Sai (+2,86%) forse in vista del passaggio sotto i vessilli del Leone di Trieste. Per gli industriali, la seduta si chiude nel segno della debolezza. Un'improvvisa corrente di vendite schiaccia, alla vigilia della «Lettera agli azionisti», la Fiat che perde il 2,81%, restano trascurate sia le Telecom, che perdono lo 0,79%, che l'Eni che scende dello 0,36%. Richieste solo le Tim che migliorano dello 0,72%. In vista dell'accordo con Daewoo salgono del 3,42% le Ansaldo, mentre le Cir continuano a rimanere in prima linea e registrano un altro più 3,18%. Eppure la giornata, dopo una partenza sparata e il nuovo record a 18.741 punti in avvio, si era successivamente incartata in un tran tran abbastanza incerto, nel quale solo spiccano i bancari. L'indice aveva smorzato poi il progresso iniziale, che si era ridotto a mezzo punto verso metà seduta, denunciando un certo nervosismo nell'attesa dell'apertura di Wall Street, nervosismo che si accentuava dopo i primi segnali negativi da New York. Ma, a due ore dal via agli scambi, il Dow Jones ribaltava il trend portandosi ad un rialzo superiore ai 50 punti che faceva scattare il blocco automatico, e a Piazza Affari tornavano i record, mentre l'attività si intensificava fino a raggiungere un giro d'affari vicino a 2300 miliardi. I massimi milanesi, del resto, erano in perfetta sintonia con il trend europeo, che ieri ha visto Londra salire dello 0,93% e registrare un nuovo record sulla scia delle dichiarazioni del presidente della Fed che facevano crescere i prezzi dei titoli del Tesoro americano: l'effetto Greenspan (che ieri davanti al Senato ha detto di non temere l'effetto-Asia: «Arrivano solo venti periferici») sosteneva anche Zurigo che, tra scambi sostenuti, metteva a segno un progresso dello 0,33%. In buona salute anche Francoforte che chiudeva con un più 1,35%. Motore dell'ottimismo diffuso, l'ottimismo di Wall Street in deciso recupero. II fronte del reddito fisso italiano ha visto i Btp decennali andare a ruba tra gli specialisti del secondario telematico che, nell'asta supplementare a loro riservata, hanno avanzato richieste per 658 miliardi contro i 400 offerti. Valeria Sacchi ^^.M- lifTP^1^' Il presidente della Federai Reserve Alan Greenspan

Persone citate: Alan Greenspan, Greenspan