La Stampa - Consultazione Archivio

A Venezia in chiesa a pagamento Da febbraio A Venezia in chiesa a pagamento VENEZIA. Entrano in vigore i ticket per visitare le chiese di Venezia. Dal 2 febbraio, infatti, tutti i turisti che vogliono anunirare i tesori contenuti a San Marco, ai Frari o a San Stae dovranno pagare un regolare biglietto. E' la prima volta che viene introdotta una misura del genere col doppio scopo di controllare meglio i flussi di visitatori e, nello stesso tempo, finanziare il personale addetto alla vigilanza. L'iniziativa del comune lagunare, benedetta dal patriarcato veneziano escluderà comunque i residenti e i fedeli che si recheranno nelle chiese per pregare o per assistere ad una messa. «L'idea del progetto - ha spiegato Luca Baldin, direttore scientifico di Chorus, l'associazione che avrà il compito di gestire il sistema di bigliettazione - è nata dalla progressiva contrazione del finanziamento pubblico che rendeva di fatto ingestibili le chiese, sia sotto il profilo della conservazione che della valorizzazione. Nondimeno il fenomeno dello spopolamento della città ha fatto via via mancare anche quelle forme di autofinanziamento basate sulle offerte dei parrocchiani. Ovvio che senza alcun intervento il sistema era inevitabilmente destinato al collasso. Non dimentichiamo che la domanda crescente di tipo turistico esigeva di poter visitare a orari adeguati i tesori contenuti nelle chiese veneziane». Per il momento sono tredici le chiese che rientrano nel sistema di bigliettazione messo a punto dal patriarcato e dal comune: la chiesa dei Frari, San Giacomo, San Polo, Santo Stefano, Sant'Alvise, la Madonna dell'Orto, Santa Maria Formosa, il Redentore, San Pietro di Castello, San Sebastiano, Santa Maria del Giglio, San Stae, Santa Maria dei Miracoli e la basilica di San Marco ma solo per il tesoro. Il biglietto cumulativo per poter accedere a tutte le chiese costerà 26 mila lire, il biglietto giornaliero (6 chiese a scelta) 10 mila lire, mentre il biglietto singolo 3 mila lira [AdnKronos]